Marisa Madonini
- 17/03/2015 12:43:00
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... Se il minimalismo della Szymborska si traduce nella capacità di vedere "in ciò che è ordinario linsolito, lenigmatico,il prodigio (J. Kwiatkowski), a esso si accompagna anche un forte senso degli altri, un compatire che tacitamente trapassa dall"io" al "noi" : "Nelle sue poesie ciò che accade, accade semplicemente alluomo, e il suo "io" è sempre "io", uomo e non "io", Wislawa Szymborska" (Wlodzimierz Bolecki). La compassione non è mai pathos grazie alla levità e al mai sopito stupore con cui la poetessa si accosta al reale, una leggerezza sottolineata da unironia anchessa lieve, segno di consapevolezza e misura, che la mantiene al di qua dellemozione, la sottrae alle insidie dello sconforto. Alla "leggerezza" mentale si accompagna uneguale leggerezza espressiva, costruita con una lingua semplice, comune, spesso colloquiale. Ma si tratta di una semplicità solo apparente. Essa è in realtà il risultato di una rigorosa e lucida padronanza degli strumenti linguistici e metrici: giochi verbali e fonici, colloquialismi, neologismi[...] che producono un continuo, imprevedibile scaturire di senso. [...] Alcune poesie si avvicinano, per il loro spessore concettuale, a piccoli trattati filosofici (e questa poesia mi pare proprio un esempio) , benché vi rimanga forte il senso dellironia come pure il radicamento nella concretezza e singolarità di cose e situazioni [...]
Da : Introduzione di Pietro Marchesani (suo grande e indimenticabile traduttore)
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