Arcangelo Galante
- 01/11/2017 09:43:00
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Leggendo laffermazione dellautrice, mi sono venute alla mente le innumerevoli margherite, adoperate, come oracoli, nel gioco del "mama non mama", il quale, creava sospirate attese, inquietudini, ansie e legittimi dubbi sentimentali, durante il percorso dello strappo di ciascun petalo, sino a giungere al fatidico responso (positivo o negativo). Ricollegandomi al pensiero pubblicato, la ferita scaturita dalle spine di una rosa è immediata e visibile ad occhio nudo, senza celare il dolore che ne consegue. Però, mi sovviene anche da aggiungere quella duplicità, insita nel gioco delle margherite che, lasciandole incastonate nei prati, conservano la loro integra bellezza, celando perfino il mistero di un profetico avvenire che giammai potrebbe nuocere a chiunque non avesse il coraggio di strapparne i petali. A tali considerazioni mi ha condotto la lettura. Un fiorito saluto poetico.
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