Francesco Innella
- 04/05/2015 13:38:00
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Cinzia il tuo haiku sulla vanità mi ha fatto venire in mente Douglas Harding inventore della via senza testa che non si interessa di osservare deliberatamente i processi mentali, ma di riportare in superficie contenuti mentali rimossi, dai molteplici aspetti e strati della mente, fino ad arrivare alla sua essenza. Ma nono so perchè in me è scattat queso accostamento. Un cordialisiimo saluto
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Nando
- 04/05/2015 07:51:00
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La brevità ordinata del testo, concentra lattenzione del lettore sulla cifra interpretativa, sul senso che lautore ha inciso nella propria composizione; qui, mi sembra che tutto trovi compimento tra il titolo e le mani, a dirci che lapparenza delle cose è linconsistenza delle cose stesse e, appunto, la vanità se ne nutre riempiendosi daria come la panna montata. Solo una certa operosità "artigianale" (le mani), può salvarla da se stessa.
Ciao Cinzia
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