Silvia De Angelis
- 04/01/2016 18:16:00
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Versi raffinati e originali, che rispecchiano, sinuosamente, belle immagini della natura.... Buon 2016 e un caro saluto, poetessa,silvia
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Nando
- 23/12/2015 09:25:00
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Da ignorante quale sono, mi verrebbe da dire che solo un poeta ha potuto scrivere dei versi simili: una visionarietà dentro le forme e gli eventi della Natura che coglie profonde ed immanenti verità umane, alzandosi in chiusa verso i più alti orizzonti della filosofia e della spiritualità, alvei in cui la domanda esistenziale si autoconosce nella ricerca del senso di sé. Tecnicamente, sempre da ignorante, trovo la scrittura stessa una conferma che a scrivere sia stata la mano felice dun poeta: "a a a, in in in, si si, al al..." (e le altre sparse nel testo) a ripetizione consequenziale ad inizio versi, assieme alla brevità degli stessi provcano una lettura sincopata, frenetica, crea una suggestione di suspense inquieta, che si scioglie, dopo un crescendo, in quel verso finale, appunto tra Occidente ed Oriente.
Credo di aver detto forse tante "sciocchezze", però così la "sento" e così lho compresa; infine così lho amata (mi ha suscitato nella mente limmagine della "Tempesta", di shakespeariana ispirazione).
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