:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Amina Narimi
L’ombra e la grazia

Sei nella sezione Commenti
 

 amina narimi - 06/01/2016 00:06:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

come a un colibrì minuscolissimo
i raggi delle parole sulla pelle
mi fanno intrisa di colori, velocissimi
e immobili, gli occhi, come fossero le ali
che disegnano degli otto all’infinito
suggendo il vostro biancomangiare

Grazie a tutti…alla gioia!

 Loredana Savelli - 04/01/2016 20:53:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Dico solo: BELLO!!!!!

Grazie Amina

 Franco Bonvini - 04/01/2016 20:34:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Perchè "nulla" dovrebbe evocare qualcosa di triste?
Se poi è il posto dove si può ricevere anche la grazia..
A me evoca Lennon..

Imagine there’s no heaven
No hell below us
no countries
NULLA to kill or die
no religion
no possessions
No need for greed.

 Antonio Ciavolino - 04/01/2016 17:37:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

perfettamente in forma di haiku, come l’intendiamo dalle nostre parti. Oltre la forma, la sostanza leggera e leggiadra. Complimenti

 Franca Alaimo - 04/01/2016 17:00:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Ho letto come ipnotizzata questo haiku di Amina, perché, mentre mi cantava dentro prepotentemente, sfuggiva ad ogni comprensione razionale.
Qualcuno dei commentatori ha detto che il fulcro di questa composizione è la parola nulla: ma il nulla evoca qualcosa di triste, mentre si dice che la meta finale è la gioia. E così le interpretazioni che mi sono venute in mente sono moltissime: che il dolore e la gioia accettate senza resistenza vengono trasformate in gioia. Oppure: una volta che approdiamo al nulla, tutto si trasforma in gioia. Ma se nella grazia dobbiamo vedere il dono teologale, bisogna parlare di male umano e di grazia divina, la quale consente comunque l’approdo alla gioia. Forse potrei continuare, ma mi fermo qui. E se nessuna di queste interpretazioni è corretta? Credo che non sia così importante. L’importante è che questi versi di Amina abbiano acceso in me una serie di riflessioni.

 Franco Bonvini - 04/01/2016 13:57:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Secondo me il fulcro è "nulla"
Un pin non collegato a massa nè al positivo, flottante e instabile.
Dove l’ ombra non è l’ ombra che abbiamo in mente, nè la grazia è la grazia che abbiamo in mente.
E la gioia è qualcosa a cui ancora dobbiamo arrivare.
Ma di sicuro sbaglio.

 Eugenio Nastasi - 03/01/2016 19:06:00 [ leggi altri commenti di Eugenio Nastasi » ]

Amina in questa fulminante terna di versi riprende il titolo "La pesanteur et la grace", L’ombra e la grazia di Simone Weil, ricreando, se posso azzardare, il soffio di purezza che si sparse in quella temperie (gli anni della seconda guerra mondiale) quando la mistica francese comunicò al curatore delle sue cose, Gustave Thibon, di dare alle stampe i suoi scritti. Amina ci ha abituati, ormai, a leggere scegliendo versi come carezze sulle corde di un’arpa.

 L’Arbalète - 03/01/2016 18:30:00 [ leggi altri commenti di L’Arbalète » ]

L’habitat del cronopio.
Grazie. Buon anno alla Gioia!

 Giuseppina Rando - 03/01/2016 16:57:00 [ leggi altri commenti di Giuseppina Rando » ]

È la grazia donata al "nulla" che trasforma in eterno l’ "essere "

 Paolo Ottaviani - 03/01/2016 11:55:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

La Grazia e l’ombra
affondate nel nulla
gemmano gioia.

 Lig E. Norant - 03/01/2016 09:43:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]


Sempre l’ombra precede la luce
sempre la grazia è luce che discende,
che attraversa il vuoto del Nulla nel Tempo.

Non morirà forse il mio corpo, segno del nulla che sono?
Ma la morte non sarà che l’omMbra della Vita:
Verrà la Vita e sarà Grazia, già vissuta
e nell’ombra e nel corpo e dentro il Tempo.
Ma due corpi che si amano
non vanno forse al martirio della gioia?
Così siamo ombre, luci di spose promesse
in attesa della nostra beatitudine
che l’Ombra della Grazia ci preannuncia in gioia
attraversando il nulla della morte.

 Paolo Ottaviani - 03/01/2016 00:17:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

La grazia e l’ombra
donate al nulla
corrono nella gioia.