L’Arbalète
- 22/06/2016 22:50:00
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Perché, Franco Bonvini, dicci almeno perché dovrebbe andare così diversamente come quando si suona o si è suonati? E perché suonarlo o non suonarsi? Ma so che perché è la domanda sempre sbagliata... Piuttosto come? Qui ci sei, al come... Allarga il respiro e invita a unarte dellascolto, questo tuo assolo per chitarra social. Bella sì, ma ne fugge ammutolito, non sonoro, il basso continuo di un perché inevitabile, ti prego, ma detto con stima sincera e curiosità curiosa di sincera curiosità per il tuo insistere nellarte dellannullamento. Far poesia - così lo sto vivendo da anni - è cedere, rinuncia, diminuizione del sè, cessione del quinto, più che guadagno o accrescimento. Un prestito, da onorare e saldare. Ma i più grandi poeti sono stati insolventi... Che ingrati! Tu posteggia la tua Vespa, fai un respiro profondo e dicci il perché. Un caro saluto da uno che non ce la fa a zittire lallalì quando la preda è nientemeno che la poesia. Vive la chasse spirituelle! Ciao
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