Ferdinando Battaglia
- 11/01/2017 06:49:00
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"Credevi fosse una gita visitarmi, retrocedere con il piglio distaccato di unispezione. Ma io trattengo indizi! Colleziono, e tengo la mia parte. Adesso mi vorresti sana, invece starnutisco: quando ero ancora intera, invocavi il taglio. Il sangue che ti dono è un pachidermico architrave." Due parti distinte di un unico discorso più ampio, le segnalo sia perché emblematiche della capacità linguistica, poetica e teatrale, di Emilia sia per la tematica ricorrente, nella quale il conflitto di genere allinterno del rapporto a due, di stampo forse più "tradizionale", quasi una rivisitazione storiografica", non solo si esplicita ma viene smascherato delle sue ipocrisie e mediocrità. Davvero cè una potenza drammaturgica in molti dei tuoi testi, da meritarsi di diventare monologhi teatrali.
Ciao, Emilia.
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