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Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Big bang

Sei nella sezione Commenti
 

 Annalisa Scialpi - 14/05/2017 08:42:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]

La poesia e il corpo... Magnifica esaltazione della visceralità della poesia stessa... La carne che si fa conoscenza, vagito estetico, parto mitocondriale della viva cellula dell’essere... Ciò che al nostro mondo di starnazzi intellettualoidi, disperatamente, manca...
Un caro saluto

 Salvatore Pizzo - 04/03/2017 20:45:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

xKlara:
No, non c’è malaccio: sa di sardo"vurtù", un po’anche di zulu...però è solo refuso, qualcosa di cui tener conto come solo in disuso...
Sono pienamente d’accordo con te: non bisogna mai lasciarsi influenzare dalle scadenze, fossero anche quelle di ambiti premi letterari: se ci si è e si ha quanto si desidera, magari ci si prova nel cimento. Altrimenti è meglio passare la mano: nulla di peggio che andare con qualcosa di cui non si è convinti. Per quanto mi riguarda, scrivo sempre in primis per il mio piacere ed esigenza. Poi, e soltanto poi, se il mio lavoro dovesse trovarsi in coincidenza con qualche scadenza, allora ci penso su.Però, siccome difficilmente riesco ad essere soddisfatto da quanto da me scritto, allora preferisco aspettare momenti migliori. Dunque è rarissimo che mi ritrovi coinvolto in simili contesti. Anche se concordo con te sul fatto che è molto utile provare a seguire queste tracce suggerite. E’ utile anzitutto per proseguire nella ricerca espressiva. Poichè l’ispirazione è vitale, ma ancor più lo è la capacità di rielaborare per poi proporre.
Per quanto poi riguarda la difesa delle mie idee, più che di difesa, parlerei di discussione: tu mi hai proposto delle idee. Io le ho valutate in base al mio sentire ed alla visione che ho del lavoro. Avendo sentito e realizzato che, il modo migliore per esprimermi era quello usato già, ho creduto bene di rimanere sull’esistente messo in piazza...eheheheheh!!!
Grazie di cuore per la chiacchierata amabilissima: sono più che mai convinto che siano anche queste ad accrescerci, facendoci riflettere nello scambio.
Anch’io sono un tuo affezionato lettore. Ed ho grande stima di te e della tua arte. In te ci trovo una freschezza ed una vitalità molto rare e uniche, assommate ad una naturalezza nella scrittura che affascinano e che catturano...
Una splendida serata a te e grazie ancora...

 Klara Rubino - 04/03/2017 11:08:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Bello vurtù, vero?

 Klara Rubino - 04/03/2017 11:07:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Salvatore fai benissimo a difendere le tue idee!
Probabilmente parlando a te, cercando di stimolarti in quel tipo di progettualità, stimolavo me stessa.
Quest’anno infatti avevo un progetto, ma non volendo forzare l’ispirazione naturale in vurtù di una data di scadenza: non l’ho completato, sono arrivata a due e non a tre, le due poesie neanche pienamente soddisfacenti.
Voglio dire che trovo molto interessante la richiesta di proporre tre poesie, magari in un unico progetto, poesie con confini apparenti, molto utile per sviluppare una progettualità unitaria utile e creare un qualcosa di proponibile al mondo esterno.

 Salvatore Pizzo - 03/03/2017 18:38:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Klara:
Ci sono cose e cose, mia deliziosa Klara: alcune nascono per essere in un modo ed altre per esserlo seguendo altre vie. Questa è una poesia che è nata sulla via del tentativo di comprendere il processo creativo, magari ragionandolo per analogia con quello naturale. So che potrà sembrare ambizioso e pretenzioso. Però mi piace, alle volte, provarci a raffigurarmi la nascita dell’universo come un qualcosa assai banale, scevro da qualsiasi trascendentalità, pur se sempre carico di quel mistero che, solo le cose inspiegabili, sanno darci. In poche parole: dovessi smembrare adesso la compattezza di queste mie speculazioni, verrebbe meno proprio quella molteplicità di piani di argomentazioni da me anticipate. In futuro chissà: non considero mai una poesia come cosa "fatta",quindi inamovibile e immutabile. Magari tra qualche tempo, come mi capita spesso, potrei, rileggendola, vederla sotto altra luce e metterci mano, pure seguendo i tuoi consigli. Ma, al momento, seguendo questa mia sensibilità attuale, non posso che ribadirti la mia personale convinzione al riguardo: di versi nati in questo modo, per navigare nello spazio profondo in questa veste, trattasi. E non sarà certo l’illusione che possano venir presi in considerazione in un eventuale concorso poetico, a farmene cambiare la struttura...
Il Buddah che è in me, pur se capatosta e cocciuto, ti ringrazia di cuore, abbracciandoti fortissimo ed augurandoti la più felice delle serate...

 Klara Rubino - 02/03/2017 18:56:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

...volevo cambiare l’accento aperto in acuto e ho tolto la "h"...Buddha dove sei?

 Klara Rubino - 02/03/2017 18:54:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ordunque, avendo focalizzato tre punti centrali distinti eppur compenetrantisi, percéè non ne fai un trittico di poesie, a loro modo collegate, da proporre magari al prossimo concorso del giardino di Babuk, basta trovare da qualche parte la famosa Calma del Buddha, sai il Buddha il ripaga riccamente!

 Salvatore Pizzo - 02/03/2017 17:30:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Silvia:
Grazie infinite per avere apprezzato anche il tentativo di instillare spontaneità nei miei umili versi. Sai quanto sia importante per me questo aspetto di scrittura.
Un abbraccio d’immenso con l’augurio per una serata di coccole e serenità

xLeonora:
Dicono che ci sia molta più materia oscura, che noi ancora non si è in grado nè di studiare ma nemmeno di vedere. Rispetto alla materia in chiaro, ovvero di quella di cui abbiamo percezione e portiamo avanti lo studio. Forse è per questo motivo che mi sono lasciato prendere la mano, cercando di darne almeno un pochino la complessità intuita e la teoria affascinantemente coinvolgente. Al punto da rendere impossibile mantenere la calma d’un Budda: ma ce la vedi una nebulosa sul punto di esplodere, se qualcuno le dicesse di portare pazienza?... Scherzi a parte: grazie infinite per i suggerimenti e per la lettura assai gradita, nonchè per l’apprezzamento e le osservazioni sempre benvenute...
Un caro saluto

x Klara:
Oh oh: mi emozioni assai, se mi dai del"stimatissimo ed encomiabile poeta", potrei anche crederti ed impettirmi, di conseguenza, peggio che un tacchino nell’aia. E poi sai che guai che me ne verrebbero: potrei finirci spennato ed al forno! Dunque cercherò di non montarmi la testa e di procedere con i piedi per terra.Magari apprezzando i tuoi suggerimenti, considerandoli molto preziosi nonchè interessanti. Infatti mi piace questa tua versione molto dimagrita. mi piacerebbe anche entrare nel merito e discutere, con te, di tutta quanta la problematica da te sollevata in modo acuto e intelligente. Il problema è che mi ci vorrebbe troppo tempo e troppa scrittura. Adesso tieni di conto che sono già trenta minuti che scrivo e cancello, non riuscendo ad essere sufficientemente conciso e chiaro. Tutto ciò a conferma dell’impossibilità, molte volte, per un autore di spiegare il proprio lavoro. Come credo capiti spesso anche a te. Dunque mi vedo costretto a gettare la spugna, rimandando ad altra occasione, la possibilità di discutere al riguardo della complessità e dei diversi piani di lettura, sui quali ci si ritrova a confrontarsi, nel lavoro di scrittura poetica. Perciò, mi limiterò a segnalarti almeno tre piani che ho cercato di far coincidere in questo mio tentativo di poesia: il primo consiste in quello da te individuato come momento dell’"ispirazione poetica"; il secondo è quello della nascita dell’universo fisico; il terzo è quello storico evoluzionistico. Tre piani che, nella visione poetica, si compenetrano l’uno con l’altro nella fisicità dell’individuo soggetto pensante. Una fisicità in cui non è previsto un rapporto tra creatore e creato, bensì un rapporto tra individuo pensante ed il prodotto del pensiero. Come esiste un rapporto tra il cibo e colui che ne fa uso. Ragionando per analogia, si potrebbe arrivare anche a considerare il big bang come il prodotto di espressione corporea, oltre che artistica, fisica quantistica, piuttosto che storia in chiave evolutiva... E qua mi fermo, prima di cancellare ancora tutto, perchè mi sono intrappolato con le mie stesse mani... E poi, ti confesso: comincio a sentire un puzzo di bruciato, non saranno mica i due miei neuroni superstiti?...
Grazie di cuore anche per la stima che ricambio in toto come pure per l’ammirazione nei tuoi confronti di spirito libero e fervido di ispirazione e curiosità...
Un abbraccio più che mai amicale

 Klara Rubino - 02/03/2017 11:27:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro Salvatore,
stimatissimo ed encomiabile poeta, qui affronti un tema per tutti noi assai toccante, di cui si avverte soprattutto una certa sofferenza nel tuo viverlo, parlo dell’ispirazione poetica, che come un boato ancestrale ed "astrale" ci travolge,avverto però un po’ carente quel senso di liberazione totalizzante.
Ultimamente io vado cercando il batticuore a fine poesia, ad esempio, ma... mi sento...così viva!

La rivedrei un pochino, ad esempio tra rutto e flatulenza si potrebbe pensare che si mangi un po’ pesante!( Scherzo dai!)
E’ talmente denso il tema che secondo me richiede più snellezza in questo caso, anche se sai che il tuo stile mi piace.
ad esempio:

Lirica astrale dalle viscere
uscente

quiete di nebulosa
non più satolla ma desta alla necessità
del salto

Fu bocca che si spalancò al rutto
il big bang:
sconfinamento fuori dai denti
d’una poesia

Dimensione etica fantastica informa
universi conformandoli in versi.

Sei un grande comunque, con in mano in questo caso un gran bella e complessa "stanza poetica"!

 Leonora Lusin - 02/03/2017 08:41:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

C’è un po’ troppo di tutto...materia nera. Belle intuizioni ma ti raccomanderei la calma dl Budda.

 Silvia De Angelis - 01/03/2017 07:31:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Molto speciali e intensi "quegli universi conformati in versi"....
Testo poetico originalissimo e spontaneo, molto apprezzato
Trascorri un bel giorno radioso, caro Sal, un abbraccio, silvia