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Commenti al testo di Laura Turra
Nessuno mi assicura

Sei nella sezione Commenti
 

 Laura Turra - 30/05/2017 20:20:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Nando, ti sono davvero grata. Il tuo commento mi commuove e mi onora. Con la tua sensibilità e attenzione hai colto proprio il mio pensiero. Non posso che stringerti in un forte abbraccio.

Alberto, la tua lettura e il tuo augurio sono sempre molto graditi.

Leonora, cara, aspetto assolutamente la tua ode alla gramigna.
Scrivila per me, ti prego.

A tutti auguro una bella sera!

 Nando - 30/05/2017 19:36:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Quando in un futuro magari remoto, giovani studiose ed appassionate della poesia della grandi del passato, studieranno Laura Turra, non potranno non "centrarsi" su questo suo testo, esemplare per tematizzazione ed immagini adoperate della vita interiore che ne caratterizza sensibilità ed anima.
Che cos’è l’estate rispetto alla primavera? È la certezza sì ma dell’effimero, del transeunte, è la menzogna o l’illusione dei sensi, l’inganno di una narrazione che incanta con l’ebbrezza del piacere predicato nella prospettiva apparente del "sarà così per sempre" o del "carpe diem" nella versione degenerata del "si vive una volta sola" rispetto alla mitezza della primavera, alla sua mutevolezza, al suo risveglio cosciente di essere stata fino ad un giorno prima nel seno dell’autunno. È umile la primavera: dischiude orizzonti ma senza lasciarli toccare, promette ma senza realizzare pienamente, nutre il desiderio ma senza appagarlo, nom come l’estate che tutto sembra concedere, è la stagione della vacanze, la stagione del disimpegno. È questa certezza che Laura respinge, mentre vorrebbe assicurarsi l’incertezza dell’incerto primaverile, l’unico che riempie il tempo di stelle fisse, non le meteore della notte di san Lorenzo. Vivere nel desiderio e non desiderare, punti di fuga esistenziali diametralmente opposti.

Di abbracciò forte

 Alberto Becca - 30/05/2017 19:27:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Il profumo (dei gelsomini) è consolatorio ma anche propiziatorio di cose (e stagioni) migliori, per il futuro.. Sarebbe "scontato" e senza alcuna emozione sapere già tutto del futuro, conoscere persone e situazione che verranno (sia quelle positive che negative) sarebbe forse monotono e deludente,... la storia si ripete (recita un vecchio proverbio) ma la storia stessa insegna che gli imprevisti sono, in tanti casi, belle e provvidenziali.. questo è anche il mio augurio e la mia speranza

 Leonora Lusin - 30/05/2017 18:53:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Cara Laura nessuno ci assicura mai di niente, anche i matematici dicono che i teoremi sono abitudini, nient’altro, come il tè delle cinque, ma le stagioni? Un po’ sono come il ciclo mestruale, ondivaghe ma pur sempre legare al crescere e decrescere della luna.
Che qualcuno voglia togliere la luna dal cielo?
Le infestanti,ecco a me fanno tenerezza, così insignificanti di fronte allo splendore di certe loro compagne, c’è da capirle se vogliono farsi notare, io ho passato un po’ di tempo ad osservarle, e la gramigna, la più sfortunata che si porta la sua cattiva reputazione dal tempo dei quattro evangelisti. Sì prima o poi scriverò un’ode alla gramigna...

 Laura Turra - 30/05/2017 11:01:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Già, è un vero problema...
Grazie della lettura. Un saluto

 B.Aldo - 30/05/2017 10:56:00 [ leggi altri commenti di B.Aldo » ]

ah, gli assicuratori. non ci sono ancora polizze di primavera eterna