Nando
- 18/07/2017 07:22:00
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Una poesia nello stile tipico - e migliore - di Laura Turra, voce poetica dellinteriorità, però di uninteriorità non "meramente" sentimentale, ma nutrita di pensiero e ricerca di un senso esistenziale che sia riflesso della Verità, percepita come essenza universale dellesistente. Esilio, ritorno, strada, terra e cuore: le categorie umane che si originano dalla sete di Assoluto e dalla memoria di quella completezza pure almeno una volta esperita nella vita, poste di fronte alla metafisica simbolica del giardino con il seme già sepolto per rifiorire dove eterna è la Primavera. In pochi ma essenziali versi, si esprime il talento poetico e la profondità di uno sguardo danima, ché lintreccio di temi è sì bene ordinato da servire sia al gusto della lettura sia alla riflessione introspettiva. Un abbraccio
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