Klara Rubino
- 29/08/2017 14:57:00
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Grazie amici e colleghi, è andata così ho visto unanziana signora passare, dagli occhi a mandorla e i capelli dargento risplendenti , mi ha affascinato, ho camminato per un tratto dentro di lei ho pensato che vorrei essere come lei; era lora di pranzo il sole a picco; di notte invece nel letto sentivo la musica sul molo e schiamazzi dalla strada e ho pensato" sono stata così " e sono ora diversa dalluna e dallaltra riva,ma forse non cè scelta: Noi siamo luno e siamo laltro, a tratti, non mai luno senza laltro, che sia prima, che sia dopo.
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Salvatore Pizzo
- 21/08/2017 17:50:00
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Decisamente splendido questo affabulare poetico che avvolge come una beffarda notte di bagordi: sinsegue la vita, ritrovandosi ambiguamente ed allo stesso tempo"specchi divini e specchi per le allodole", nulla di meglio per esprimere condizione umana tanto frustrante quanto dolorosa dinganni... Molto piaciuta ciao
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Annalisa Scialpi
- 21/08/2017 17:12:00
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Un ossimoro che incanta, intenerisce fino alleccesso; divina, la donna, eppure effimera. Viva, ma arresa. Tra saggezza e coscienza si dipana linconoscibile. Molto, molto intensa! Complimenti.
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