:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Giulia Niccolai

Sei nella sezione Commenti
 

 Antonio De Marchi -Gherini - 15/01/2012 23:14:00 [ leggi altri commenti di Antonio De Marchi -Gherini » ]

O mia Tara Verde le tue parole non hanno bisogno di commento. Bisogna lasciarle entrare pianno piano nella mente e poi nel cuore, il tuo ’essere’ è totale, unico lo spirito, non è scisso dalla poesia e la poesia è spirito, un abbraccio affettuoso antonio

 Loredana Savelli - 11/01/2012 21:13:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie a Giulia Niccolai e alla redazione: non capita tutti i giorni di incontrare persone con tale spessore e parallalelamente con tale trasparenza e libertà interiore.

 tiziana colusso - 11/01/2012 10:30:00 [ leggi altri commenti di tiziana colusso » ]

oh Giulia! basta la parola, ed è tutta luce nei pensieri. A guisa di commento vorrei inserire un breve testo che le ho dedicato, dopo una breve visita di un paio di giorni nella sua casa di Milano. E’ ancora inedita, ma Giulia la conosce già. In questa "Milano fluida e miracolosa" c’è tutto ciò che mi lega a lei: la poesia, il buddismo, il senso miracoloso dell’esistenza, la capacità di meravigliarsi. Ora in me sono molto offuscate in questo periodo, ma confido che sotto tanta cenere guizzi ancora quella luce...

Milano fluida e miracolosa
A Giulia Niccolai

Tra il poetico “Harry’s Bar” di Giulia e il Bar Cosmo che incredibilmente esiste
proprio sotto casa sua, in uno slargo solcato da rotaie come da rughe di saggezza,
Milano mi scorre fluida e miracolosa, come il biglietto per il “Cenacolo” sempre tutto esaurito:
solo un Apostolo, alla sinistra del Salvatore (la destra per me che guardo naso in su)
sta immerso nella luce di una finestra e punta con il dito levato verso il Cielo.
Tutti gli altri guardano in basso, conversano impregnati di immanenza.
Intorno alla perfezione matematica del sacro, Milano si condensa di miracolose
marginalità: apostoli, poeti, monaci buddisti, caronti di filobus, bar improbabili come
l’intergalattico di Star Wars. Nell’umido della sera, le luci sono alfabeti morse del divenire.
(febbraio 2008)

tiziana colusso

 Narda Fattori - 11/01/2012 07:39:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Bella figura di donna e di persona questa che emerge dall’intervista.
Mi sembra quasi vero l’affermazione" ho fatto della mia vita un’opera d’arte". Staccarsi, distaccarsi, togliersi le troppe scorie dei tempi, la nullità che appartiene anche a me ( che tradisco abbastanza sovente)e che è consapevolezza dell’essenza della vita, che ha a che fare col buddismo ma anche a riflessioni di filosofi occidentali. Ma certo, noi siamo grassi, sovrabbondanti e vogliamo, vogliamo...
Come siamo bravi a procurarci una vita dolente e affannata.

 Domenico Morana - 11/01/2012 00:12:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Meravigliosa Giulia!
Custodisco come sacre reliquie i n. 1 e 2 del settembre del 1976 de’ "Il Verri", stupenda rivista di letteratura diretta da Luciano Anceschi in cui (nel n. 2) ci sono dei suoi testi e una nota sulla sua poesia.

"Samassi mannu
serpeddi ferru,
sennori ruju
strisaili torpe,
senorbi seulo
serrenti nieddu."

Questa sua, e forse più la dedica a una per me mitica e misteriosissima misteriosa Milli Graffi, furono per me, con le altre tre poesie dedicate a Manganelli, Beltrametti e Bonazzi, pubblicate in quel numero del Verri, il mantra, l’esicasmo di salvataggio a cui m’aggrappai per non annegare nella mia adolescenza.
Quattro poesie che in quegli anni furono i miei quattro punti cardinali.
Un calorosissimo grazie a Giulia Niccolai e a Paolo Polvani e alla redazione de LaRecherche.
D.

 Franca Alaimo - 10/01/2012 22:04:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una tale freschezza e sincerità di risposte non può che venire da una persona che sta imparando a liberarsi dal tempo, approssimandosi alla buddhità. L’intervistata apre la sua vita come un tovagliolo candido mostrando i frutti più dolci custoditi. Sì, ci fu un fervore intellettuale ed ideologico e morale negli anni sessanta a cui pure io partecipai,benché troppo giovane, così da non essere che una spettatrice, appasssionatamente in fermento ( ascoltavo tanto!), non un’attrice, come lo fu Giulia N. con tanti altri nel vero senso della parola; ma tanto fervore, invece di dare inizio ad un’epoca nuova, ha segnato, come dice Giulia N., la fine di quegli ideali. Penso anche al sistema scoolastico, al suo orribile scadimento che mi cadde addosso. Gli ideali, forse, sono ancora proprietà dell’arte e degli artisti, e dei pensatori autentici. Infine il mondo cambia, se cambia in interiore animo. Un saluto a Giulia e un grazie per tutto ciò che ha fatto, fa e farà.