Guglielmo Peralta
- 25/06/2010 12:07:00
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Linfanzia è un mondo di cristallo e di magiche e fugaci illusioni. La vita trascorsa rimane custodita nei "mobili lisi", nei "vestiti" e negli odori, che la riportano alla memoria. Il passato, che ritorna attraverso i ricordi che ne rivelano la correlazione col mondo dei sogni, è, tuttavia, il tempo più reale ed eterno, rispetto al presente nostalgico e precario.
Cara Francesca, questa tua poesia è Proustianamente bella! Un abbraccio
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Franca Alaimo
- 21/06/2010 18:56:00
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E il tempo che passa, che spegne i sogni della giovinezza, che rende lisi gli abiti, che appare in un evento e con esso dispare, il tema di questa poesia che ha il pregio di una bella unità dimmagini e di lessico. Così, nel presente, le ombre, il cristallo, continuano a sottolinere la fragilità dogni cosa, la precarietà di ogni istante di vita, che non esclude, però, la sua preziosità, poiché con gli altri sarà custodito nello scrigno della memoria, e, ancora di più, nelle parole di una poesia.
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