Franca Colozzo
- 12/03/2018 22:49:00
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Antonio, ho trovato interessante questa tua poesia, pubblicata da tempo, che ho scoperto solo ora andando a ripescare lemetismo nelle segrete stanze del sito. Tra uno scritto e laltro, ecco capitarmi sotto gli occhi il tuo componimento che è molto espressivo sulle capacità mimetiche dellermetismo! Io penso che la poesia ermetica sia morta e sepolta tra i fantasmi del fascismo e dei travestimenti parolieri usati dai poeti per la sopravvivenza in quellepoca. Credo che la nostra era tecnologica abbia più che mai necessità di chiarezza e di un linguaggio comprensibile. Spero di non sbagliarmi! Buona notte.
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Arcangelo Galante
- 18/02/2018 19:56:00
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L’autore mi perdonerà, se evado, un poco, dal tema trattato, ma, leggendo l’opera, la mente mi ha portato ad uno dei più famosi scrittori di profezie della storia: Michel de Notre Dame, meglio conosciuto come Nostradamus. Le sue quartine in rima, contenute nel libro, Le Profezie, sono state, da molti, considerate come altamente attendibili, attribuendo, al celebre astrologo, la capacità di aver predetto tantissimi eventi, accaduti nel corso dei secoli a venire. In realtà, proprio la cripticità delle sue previsioni, è dovuta ad una ambigua modalità di scrittura, facendo in modo che, chiunque le avesse lette, a posteriori, potesse adattarle, interpretandole secondo una visione del tutto personale. Dalle quartine in rima, alla “Confessione di un poeta ermetico”, il passo è breve. Un cordiale saluto.
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