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Commenti al testo di Salvatore Solinas
canto solenne

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 Franca Colozzo - 26/06/2018 20:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Questo farsi e disfarsi delle cose, come le onde del mare e come l’essere umano proteso verso l’immenso o trasformato in caduca cenere, lascia oscillare il pensiero tra un mondo trasognato e l’immagine cruda di una terra distrutta dall’uomo. Adone, immagine divina del bello, quell’essere leggiadro che varcava le soglie del mondo danzando e cibandosi di bellezza, ora appare sembianza sfiorita come petali di fiori appassiti.
Dall’alba del mondo, quell’Eden primigenio in cui avanzava l’uomo ancora in simbiosi con la natura, si passa alle lande desolate di oggi, dove guerre e bagliori laceranti, esodi migratori ed incipienti barbarie rendono la nostra vita un inferno.
Alla fine sembra che ogni speranza di bellezza sia arenata sulle sponde dell’Ade, nella desolazione di una terra devastata e di un uomo indegno di essa. Un senso di profondo pessimismo pervade la tua poesia, in cui non s’intravede un cambiamento della situazione umana.
Un saluto da Gaeta. Ti auguro una buona serata.