:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Perlanera Uno
Conclusioni di un pensiero a random

Sei nella sezione Commenti
 

 Perla Nera - 12/08/2010 13:13:00 [ leggi altri commenti di Perla Nera » ]

Ciao Nando, innanzitutto vi ringrazio tutti per la lettura, detto questo credo non ci sia molto da confutare al commento di Pietro: Io scrivo col mio contesto interiore, lui legge col suo. Fortunatamente il titolo è "Conclusioni di UN PENSIERO a random" e non "Conclusioni di UNA VITA a random" e il commento di Pietro parla di una SUA interpretazione che non mi corrisponde. Per quanto mi riguarda,scrivere questa poesia è stato un puro divertimento, senza nessuna richiesta di aiuto; un semplice, innocentissimo gioco di parole. Un saluto e di nuovo grazie tutti!

 Nando - 12/08/2010 09:52:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Da lettore incolto quale io sono, mi si permetta però di osservare che la critica a questo testo di Perla Nera da parte di Pietro Menditto è argomentata, la sua confutazione no.
Credo che la poesia in generale non sia data né solamente dagli strumenti formali né è sufficiente soltanto il contenuto. Probabilmente la relazione tra i due elementi porta un contributo fondamentale all’opera poetica.
Ma la poesia è arte e come tale ha in sé una libertà incodificabile, fortunatamente sfugge ad ogni razionalizzazione e porta con sé qualcosa d’invisibile.
Infine, il poeta non sa che cos’è la poesia, solo il lettore la conosce. La poesia, quando accade, non appartine al poeta, come la profezia autentica non appartiene al profeta.

 Lorenzo il Tosco - 11/08/2010 17:31:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo il Tosco » ]

Seguendo io Perlanera nel suo percorso poetico in vari siti, leggo il “commento” alla sua poesia di Pietro Menditto, qui sopra, e sinceramente mi viene subito alla mente il detto evangelico: “Sia il vostro dire si o no, il resto viene dal male”. L’involuto critico si compiace infatti in una ”autoerotica” (stavolta si!) ed autoincensatoria” disamina, scrivendo parole che, nella loro ombrosità di comprensione, non dicono assolutamente nulla e che in una confusione indescrivibile di concetti sembrano invece volere far intendere al lettore: “Guardate quanto sono bravo!”
Infatti, nel marasma parolaio della sua esternazione egli si erge a persona dallo spirito d’intuizione eccezionale e così acuto ed intelligente da poter esprimere su Perlanera, magari pure dopo aver letto una sua sola poesia, un giudizio critico che forse non potrebbe dare con tanta presuntuosa precisione neppure un vero critico che la conoscesse da anni e che l’avesse sempre seguita nel suo percorso poetico.
L’autoerotismo, a volerla dire ancora meglio, non sta in Perlanera, me nella compiacenza e l’ammirazione verso se stesso dell’incauto e sconsiderato critico, che sarebbe bene, prima di scrivere tanta confusione d’idee, sapesse guardare oltre la sua persona, e, al di là della solitaria stima di se stesso, mettersi in contatto con una realtà poetica della quale egli, chiuso solo nell’ammirazione di sé allo specchio, in un inconsapevole forse narcisismo, non sa trovare la strada.

 Pietro Menditto - 11/08/2010 14:43:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

Premetto che stimo Perla Nera per la sua innata bravura e per come la usa. Spero che il mio commento non sia frainteso. Il mio giudizio è comunque positivo. Mi sono permesso di articolarlo senza risparmio in quanto è palese in questo componimento da parte della poetessa una invocazione di aiuto.

L’estro di Perla Nera è effettivamente il suo disastro. Il rischio che corre questa poetessa, e lei ne è ben consapevole fin d’ora, è fossilizzarsi in un innato e – absit iniuria verbis – “autoerotico” virtuosismo, vuoto di forti significati, di partecipate profondità. Perla Nera ha il dono naturale di una musicalità ingenita che dovrebbe costituire il punto di partenza e non quello d’arrivo del percorso poetico. Nessuno, in questi casi, si può fare maestro. Forse, e mi riferisco all’“autoerotismo” da me prima evocato, potrebbe essere utile per chi ha in mano uno strumento così iperreattivo, non cedere al primo impulso e conservare l’energia e le potenzialità musicali uniche e rare in dotazione, per piegarle alla traduzione poetica di sentimenti profondi, emotivamente coinvolgenti, e fermare così liricamente il fugace riflesso interiore di un momento di vita piuttosto che – pur nella consapevolezza del problema ben espresso in “Conclusioni di un pensiero a random” – arpeggiare a gran velocità in tutti i toni senza costruire un brano con capo e coda. Il peso del pensiero, possiamo concludere, si alleggerisce quando viene metodicamente e sistematicamente espresso, in filosofia o, nel nostro caso, in poesia. La stella che deve guidarci è la concentrazione. I fuochi pirotecnici sono il suo esatto contrario. Ma Perla Nera ce la farà, perché per essere Nera è anche Rara. Ad maiora.

 perlanera - 11/08/2010 12:15:00 [ leggi altri commenti di perlanera » ]

Grazie per l’attenzione, Loredana e Roberto. Buona giornata! desy

 Roberto Perrino - 10/08/2010 23:18:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Divertente!

 Loredana Savelli - 10/08/2010 23:12:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Molto ben fatta.