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Commenti al testo di Franco Bonvini
Quando arrivi davanti al lago

Sei nella sezione Commenti
 

 Franco Bonvini - 11/10/2018 20:13:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Grazie!

 Edi Davoli - 11/10/2018 15:36:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Molto bella Franco, questo specchiare il tuo divenire interiore con i mutamenti del lago è metafora riuscita!

 Franca Colozzo - 10/10/2018 18:58:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Franco non ne azzecco una con te! Nel mio immaginario, era il lago dove tu andavi con la persona amata e dove amavi osservare la mutevolezza dell’acqua. Comunque è dalla fissità materica di alcune cose che nasce l’incapacità nostra di immaginarci oltre una certa sponda. Un caro saluto.

 Franco Bonvini - 10/10/2018 14:13:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Grazie. Grazie a tutti. ×Franca: "Quando arrivi davanti al lago" sono io che mi trovo davanti al lago. E anche "così tu" sono sempre io. Stavolta niente donne :)

 Pasquale Antonio Marinelli - 10/10/2018 10:30:00 [ leggi altri commenti di Pasquale Antonio Marinelli » ]

Una poesia che, carica di un alone nostalgico, racconta del mutevole scenario attorno ad un lago che resta lì, fermo, come ferma è la posizione di colui che ama la natura, ama quel lago, lo vive quotidianamente. Una sorta di sleen che avvolge questi splendidi versi costruiti con una struttura isotopica, dove l’acqua, la pioggia, la nebbia, il lago stesso richiamano un preciso scenario naturalistico.Complimenti

 Laura Turra - 10/10/2018 09:57:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Sai Franco, hai uno sguardo poetico vero. Sulle cose, sulla vita. Molto apprezzata questa tua. Un caro saluto

 Klara Rubino - 10/10/2018 09:28:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

L’ho messa tra le mie preferite.
L’autenticità è la protagonista della tua scrittura.
La similitudine che caratterizza il testo è elemento e parte del tuo vissuto, del tuo quotidiano e così lo stile di scrittura, un sincero parlato, che avvicina il lettore.

Anche il tema trattato è molto interessante, come la costanza implichi mutevolezza, la solidità di un’azienda la sua flessibilità, l’amore la libertà, la fiducia la concessione di un rischio, l’acqua ce lo insegna:aperta a tutto ciò che la circonda è riferimento dall’instabile natura e mutevolissima forma.

Quello che segue non è un suggerimento, non è proposta di correzione; è la mia voce, un controcanto improvvisato!

Ancora c’è...
quel lago che c’era una volta

i muri sì, le case,
le strade per arrivarci,
quelle cambiano,
invecchiano o ne nascono di nuove.
L’ acqua no,
e così tu.

Un mattino l’acqua girava in mulinelli leggeri sui gradini che scendono al lago,
un’ altro l’ acqua sbatteva
le barche legate al molo, violenta.

E così tu.

C’ era una volta un lago,
questo si racconta ai bimbi,
un lago senza fondo, che in fondo un fondo non serve,sulla superficie il cielo
ci si specchia
e gli alberi della riva e le case.

Se è un giorno di sole puoi già vedere nuvole nere ombreggiare i monti.
Se è un giorno di pioggia,
il sole splendere tra la nebbia, fumosa.

E così tu.
Mutevole sempre uguale,
mentre tutto attorno cambia.

 

 Franca Colozzo - 09/10/2018 23:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Il lago ricorre nelle tue poesie, così come il pensiero della donna amata. Mutevoli sono le acque del lago, come le nuvole in cielo, ma rincorre il tuo pensiero qualcosa che non c’è più, immobile nel tempo, mentre tutt’attorno le cose cambiano. Buona notte