L’Arbaléte
- 19/04/2019 01:00:00
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<<... e sia con verdi monti sullo sfondo! >> <<Saranno quali uno specchio dei vostri occhi, Sire! >> Così, in capo a un tondo anno, promise il pittore dinchiostri una miscela degna di quel mondo. E lanno dopo il re: <<Che mi si mostri>> disse <<il frutto! Perché non ti nascondo che la pazienza mia altri rostri più non tollera dattesa... Ancora bianco quel foglio? >> Pure fu lartista rapido e scarabocchiò quasi allora dimentico dessere già in lista iscritto di morte, per aver deluso i verdi sogni dun tiranno illuso.
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Ferdinando Battaglia
- 18/04/2019 21:39:00
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Il criterio con cui andrebbe giudicata una poesia non è certo quello della sua "leggibilità", cioè della accessibilità in termini di comprensione logico-razionale, poiché la poesia non utilizza il linguaggio secondo luso ordinario della comunicazione di tipo informativo o discorsico, il linguaggio poetico adotta la lingua con le sue possibilità di scarto, proprie di ogni espressione artistica. Altro è invece giudicare un testo secondo le proprietà precipue dellarte poetica, però non vincolate a fattori temporali; lo stesso Ungaretti raccontava come alcune sue poesie fossero nate improvvisamente e già formate, mentre altre richiedavano più lunga gestazione e lavorazione. Se poi volessimo esempi nella storia della Poesia, i senso contrario a quanto qui proposto nei versi, pensiamo al dadaismo, al surrealismo...
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