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Commenti al testo di Laura Turra
Giugno
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Laura Turra
- 08/06/2019 11:32:00
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Gil carissimo, la cura del tuo commento... quanta ricchezza di parole che sanno restituirmi gioia! Sommessamente ti dico grazie e ancora grazie. Ti abbraccio, sempre
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Gil
- 08/06/2019 08:36:00
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Già nei commenti precedenti è stato detto molto e bene, in particolare condivido il commento di Rosa Maria, poiché riconosce non un mero esercizio desteta, ma lo scavo interiore che un poeta "sopporta" in sé quando viene ferito dalla Poesia, musa presente e latente dentro e fuori ogni suo "chiamato". Aggiungo di mio un minimo contributo, minimo e insufficiente, anche in confronto con quanto altri hsnno ben detto orima di me, una piccola risonanza di lettura. La chiusa ci conduce allessenza poetica di questo testo, alla sua cifra interpretativa, ché la bocca conosce, introietta, gusta o disgusta lalterità, certo qui in simbologia, ma pensiamo allinfante e alla sua conoscensa del mondo, alla sua prima esperienza della madre fuori dalla madre: lallattamento, capiremo allora come laggettivo "agrodolce", rispetto alla frattura del sostantivo "miracolo" dica in profondità la confizione esistenziale umana, la precarietà del suo sguardo contrmplativo della bellezza attorniante del Creato, quanfo non fondata ontologicamente sullAltro, quindi lattesa del miracolo, che diventa appunto prima denuncia della unana domanda di senso, dinfinito, di asoluto e poi risposta: di senso, di finito e di assoluto.
Dev.mo Tuo
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Laura Turra
- 03/06/2019 17:34:00
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Ti ringrazio molto, Paola, della lettura e dell’apprezzamento. Sono lieta che ti sia piaciuta. Un caro saluto
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Paola Salzano
- 03/06/2019 16:55:00
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Le immagini dinizio destate, descritte in questi versi, fanno gioire il cuore: sembra di vedere i colori e le trasformazioni della natura. Lo stesso poeta sembra rendersi conto, del profilarsi allorizzonte, di un tale miracolo... Una bella poesia, Laura.
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Laura Turra
- 02/06/2019 16:17:00
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Rosa, Alberto, vi leggo e la mia voce diviene grata: la vostra attenzione è il migliore degli apprezzamenti che io possa ricevere. Un saluto più che caro
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Rosa Maria Cantatore
- 02/06/2019 15:08:00
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come al solito, questo non è puro descrittivismo, non è un pezzo di bravura: è la vibrazione di unanima allunisono con la meraviglia del mondo, della natura, dellesistenza.
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Alberto Becca
- 02/06/2019 14:59:00
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E un mondo (estivo) multicolore quello che traspare da questi versi che acquistano una luminosità del tutto insolita e assai gradevole; la metafora che sottende il nuovo mese che avanza e che emerge dalla natura è il contrasto con il grigiore, a volte il nero cupo presente nel cuore e nell animo dei viventi, cioè di noi tutti, indegni fruitori del miracolo eterno del divenire imperioso e folgorante delle stagioni
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Laura Turra
- 02/06/2019 13:46:00
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Lino, ti ringrazio moltissimo per esserti soffermato ancora una volta tra i miei versi. Giovanni, sei troppo benevolo nell’avvicinare il mio nome a quello di Cardarelli, non credo di meritare tanto, però è bello vedersi in mezzo ad altre orme ad incidere il proprio piccolo solco personale. A entrambi davvero grazie di cuore.
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Lino Bertolas
- 02/06/2019 09:48:00
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Con i tuoi versi stendi un velo di colore sul grigiore del mondo ed esalti le bellezze dellestate in arrivo. Un sorso di acqua pura!
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Giovanni Rossato
- 02/06/2019 09:40:00
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Che dire? Cardarelli ha in questi versi qualcuno che lo continua, sono pennellate di colore, è la luce e la vita dellestate. Brava, e...grazie per questi versi.
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