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Commenti al testo di Roberto Maggiani
I morti

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 10/04/2020 13:50:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Gentile Arcangelo, ringrazio per il commento.

 Arcangelo Galante - 09/04/2020 10:16:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Parto col dire che la morte, evento misterioso che, spesso, sfugge alla logica umana, non avviene in maniera uguale per tutti.
E l’autore lo mostra proprio discorrendo, su tale argomento, elencandone aspetti salienti sugli oltrepassati, che differenziano anche nelle conseguenze relative alla fine del loro soggiorno terreno.
Pertanto, restano legittime le sue considerazioni e riflessioni surreali, o come le si vogliano interpretare, fatte sulla nera signora.
Quello che il Maggiani pensa, lo trasmette con la scelta di parole realistiche e, al contempo, toccanti, nello sviluppo della pubblicazione.
E tangendo un pochino anche il settore spiritico, il tema conduce all’inevitabile sensazione di morte interiore, che scaturisce in chi resta vivo, ma solo all’apparenza, giacché fluttua in un’altra dimensione.
Qualunque sia il parere di ciascun lettore, convengo con Roberto, permettendomi di aggiungere che, la morte, non scioglie il vincolo d’amore e neppure annulla il ricordo affettivo di chi si è voluto bene, ma lo santifica e lo sublima, poiché quella vita spezzata, si è rinnovata, eternandosi, per fede o credenza nell’immortalità dell’anima.
Opera intensamente introspettiva e densa di spunti sui quali soffermarsi a riflettere!

 Roberto Maggiani - 10/11/2019 18:56:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie per la vostra lettura e per le riflessioni che avete lasciato sulla pagina. Non è certo facile parlare dei morti, anche perché è una condizione umana di cui è difficile capacitarsi se non con l’immaginazione e, se c’è, la fede. Sui morti si può dire tutto e il contrario di tutto. L’unica cosa tangibile è l’affetto o il semplice ricordo che portiamo dentro per chi ci ha lasciato.

 Franca Colozzo - 03/11/2019 00:22:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Penso invece che i morti, attraverso l’energia della loro anima immortale e i flussi vitali, continuino a vivere anche dentro di noi, accanto a noi o in altre dimensioni che non ci è dato sapere né vedere. Solo alcuni uomini posseggono o sviluppano capacità tali da riuscire a strappare l’impenetrabile velo.
Non c’è tristezza nei defunti se l’anima loro è appagata dai cicli delle vite passate. A me piace pensare così, senza le certezze cattoliche o religiose in genere, rifugiandomi nella filosofia buddista senza esserlo veramente. Mi sento trascinata dal flusso delle vite che, come onde, si rincorrono senza quel velo triste e soffocante dell’inferno - purgatorio - paradiso. Quest’ultimo poi, tutto mi sembra anziché un luogo felice, nella stasi di una contemplazione estatica ed eterna.
Dio = Energia cosmica e noi siamo frammenti di essa. Secondo la famosa formula di Einstein (E=mc2), la massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce si trasforma in energia. Alta concentrazione di particelle forma la materia e noi siamo quella concentrazione di energia, consapevoli o meno d’essere parte di un unicum.

 Laura Turra - 02/11/2019 18:26:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

I morti non hanno bisogno di noi, sono ormai nati in un altro Amore. Siamo noi ad aver bisogno di loro, ancora ci mancano. I fiori li mettiamo più per noi, che non ci abituiamo mai all’inverno.
Una bella poesia, Roberto, grazie.

 Gaetano Lo Castro - 01/11/2019 17:00:00 [ leggi altri commenti di Gaetano Lo Castro » ]

Non so se sia soltanto una mia impressione errata, ma a me questa poesia fa pensare ai morti di Halloween, immersi nell’oscurità e nella tristezza, dato che non hanno la luce e la gioia dei morti di Ognissanti.

 Salvatore Pizzo - 31/10/2019 23:36:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Cose che capitano ai morti verrebbe da dire, non fosse per quel "essere vivi o essere morti, alle volte, è la stessa cosa". Qui allora si confondono i ruoli, finendo nel dimenticatoio prima ancora di esser morti. Ma è così che va, confermando la regola ben espressa in questi bei versi.
Un saluto

 Fabrizio Giulietti - 31/10/2019 18:21:00 [ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]

però, incoraggiante… ma anche disarmante…

 Mariella Bettarini - 31/10/2019 17:25:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]





Grazie di cuore, Roberto carissimo, per questo tuo doloroso ma anche intensissimo, commovente invio. Parole ed immagini si uniscono perfettamente e rendono appieno il senso, il mistero, il dolore e la "naturalezza" della morte.
Grazie, grazie sempre dei tuoi preziosi invii, e un saluto affettuoso a te e al carissimo Giuliano da parte di

Mariella