Arcangelo Galante
- 10/03/2020 07:20:00
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Debbo dire che il testo pare una surreale sceneggiatura cinematografica d’un sogno assai personale, fatto in un luogo unico, che soltanto la mente può conoscere, incentrando l’attenzione sulle impressioni percepite nel contesto del viandante. E, metaforicamente parlando, pare l’esternazione d’una anima tormentata, poiché, i ricordi impressi nel cuore, lo spingono nuovamente in cerca di differenti emozioni che, inevitabilmente, paiono averlo cambiato dentro. Cosicché, proprio il mutamento interiore, nonché la visione dissonante della realtà, lo spinge ad errare ancora. Però, il messaggio non è privo anche di realismo, e, conseguentemente, di un’autentica verità, quindi insita, persino da un bellinsegnamento individuale, poiché gli incontri cambiano i pensieri, lasciando interrogativi e curiosità, nellanimo umano. Per concludere, da tale descrizione narrativa sul viandante, il lettore può certamente ricavare le proprie percezioni, assegnando alla dinamica della pubblicazione, una chiave di lettura preferita. Unopera gradita, apprezzata e piaciuta, in ogni parola. Applausi meritati alla brava poetessa!
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