Arcangelo Galante
- 07/04/2020 08:50:00
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Il testo appare una commovente riflessione sulla temporanea assenza di un affetto, che ha suscitato proprio sensazioni incisive, nel cuore della poetessa. E quando questo viene a mancare, per mezzo di un qualcosa che attanaglia lanima, si crea un vuoto immenso, nella poetessa, sino al punto di affermarlo nella chiusa: “Come adesso, che ricordo, quanto sia deserto il mondo, quando manchi”. Una si’ tale privazione, per coloro che possiedono fervida sensibilità, è in grado di levare persino la gioia delle emozioni più belle della vita. Cosicché, con romantiche considerazioni, l’autrice tenta di consolarsi, ricordando limportanza di un legame, capace di donare sostegno e forza, dinanzi allo spinoso frangente che l’ha messa a dura prova. E chissà quanta gente desidererebbe udire parole adamantine, proprio come quelle pubblicate. Congedandomi, ti lascio un fiorito saluto primaverile, squisita Antonella.
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cristina bizzarri
- 25/03/2020 19:19:00
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facesti
un passo. Un solo passo
avanti.
Ecco, in questo passo così unico cè tutta la nostra sospensione, la nostra fragilità, il nostro amore ferito e ritrovato. E quel solo passo ci basti, che separa il vuoto dal senso. Grazie Alessandra.
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