Gil
- 01/06/2020 11:06:00
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È unarchitettura sublime quellombra, segno di luce, che rimane nella coda dellocchio, direi disvelamento dello sguardo poetico, sempre geniale nei tratti, che sa dire in poesia, ciò che lintelligenza intuitiva ha saputo cogliere, perché è proprio da questo sposaluzio tra vocazione alla Poesia e lingua che possono nascere versi felici per formulazione ovvero così densi in una sintesi estetica, tale da lasciare abbagliato il lettore. E direi che questo rimanere dei pensieri così sfuggenti, nella visione seppur periferica, siano il senso profondo di questi versi, che im fondo, se da un lato ci riportanti ad un sentire esistenziale comune, dallaltro sono squisitamente significativi per la condizione del poeta, cioè di chi, pure quando immerso nel mondo e nella storia, vive in sé lo struggimento profondo di unestraneità al mondo ovvero alla parola ordinaria e sempre si percepisce in ultimo cone quel volo duccelli, che dà senso agli anni spesi, in poesia diventui semi, tesi a nuove terre, nuove fioriture, un oltre confine. E chiudo sottolineando questa geniale assonanza, quai una rimalmezzo, segno del talento dellAutrice, che nella sua officina avrà credo lavorato in selezione e rifinitura dorafo le tante possibili soluzioni allispirazione originaria.
Un abbraccio forte
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