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Commenti al testo di cristina bizzarri
Way out - Una rosa rossa per limmacolata

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 cristina bizzarri - 15/12/2020 08:55:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Gil, ti sono così grata per quello che scrivi, perché tutto comprendi di quello che è il mio percorso. Un percorso a balzelloni, tra il sacro e il profano - ma che in fondo non crede a nessuno di questi due termini, perché tutto quello che esiste è mistero a cui si cerca di dare una connotazione, un volto, una risposta e un senso. E dire Dio è solo uno degli infiniti modi. Da qui le mie letture, il mio girarci attorno a questo divino, a questo numinoso che mi invade anche nelle cose minime (cioè la mia vita), nelle mie ansie e tante, troppe paure - nel mio tremare, avanzare e retrocedere. E così tra il serio e il faceto porto avanti questo mio esistere, dove tutto o quasi è per me segno o simbolo. E, a proposito del mito virginale di Maria, presente in tutta la storia del femminino, non riesco a sostare esclusivamente sulla "nostra" Maria Vergine, a guardare alle statuette celesti come a qualcosa davanti a cui inginocchiarsi, come non credo sia mai giusto inginocchiarsi. Mai. Ma guardare sì, scrutare sì, e magari solo davanti al mistero abbassare la mente. Non ho mai creduto ad litteram a parole come "vergine" o "resurrezione". Credo però nel loro significato spirituale. E credo sia su questo che Gesù ci abbia aperto un varco. Lui che il femminile lo portava già in sé, un Adam davvero degno del nome di figlio di Dio in quanto messaggero di amore. Altro non so e non smetto - nel mio modo saltellante, imperfetto e spesso buffo - di cercare e, a modo mio, prego. E ti ringrazio ancora caro Gil!

 Gil - 13/12/2020 13:04:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

A mio miserrimo parere, l’ultima strofa è perfettamente scritta, direi col genio poetico di chi qui ha partorito un seme di Poesia gestato a lungo, qui non si tratta d’intuizioni, semmai l’intuizione completa o illumina ciò che l’intelligenza della riflessione sulle letture ha già compreso, e ciò che è nato alla luce lo ha poi congiunto al dettato femminile della maternità come matrice o vaginale uterino dell’esser di Dio, se intendiamo il femmineo creaturale imago Dei, in cui si "annienta" o si trascende il "preduale" del maschile e del femminile, per ritrovarsi in un duale risurrezionale. Poesia certo ruvida, scabrosa, contaminante quel devozionale da sagrestia, ormai inattuale, quasi una neomariologia eretica, ma a questo punto madre di quella Verità che mangiava con ladri e prostitute. Una poesia quindi attuale, unanissima, esistenziale, con influenze "papafrancescane"; una poesia che scinde il mistico dall’umano, che si fa quasi "blasfema" per ridare all’umano la mistica che gli appartiene direi in senso ontologico eppure fenomenico.

 cristina bizzarri - 13/12/2020 10:12:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Dal mio camminamento, cammelliera tra i cammellieri - ancora nascosta con le altre sotto a troppi veli - vi ringrazio di avermi fiancheggiata, voi pochi che in voi custodite l’apertura. ;-)

 Salvatore Pizzo - 13/12/2020 01:17:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Tutta d’un fiato l’ho bevuta: acqua di fonte che sgorga pura dal cuore non necessita sintassi.
Un caro saluto

 Robert Wasp Pirsig - 12/12/2020 14:27:00 [ leggi altri commenti di Robert Wasp Pirsig » ]

Ricca. Monodica come si deve. Qui ti amo "tu sai fin dal principio
già qui vedere altrove", ed altro che a riportarlo mi prenderei la pagina.
Piena di tendimi, fibra vibra, con l’impeto della gola concessa agli zigomi come acqua per dune.
E come d’una prende posto per altro inconosciuta: il che la dice tutta dei cammelieri in questo camminamento.

 Arcangelo Galante - 12/12/2020 09:42:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Non c’è che dire, giacché la pubblicazione rimane soffusa-mente “dolorosa” in tutta la sua bellezza, e concludo con “buona vita” alla poetessa!