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Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Cipressi

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 15/01/2021 23:18:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Franca:
Anch’io opto per la cremazione. Ma per il semplice motivo che mi emoziona l’idea che, le ceneri, possano essere disperse dal vento sul mare o su un lago, ancor meglio in un fiume. E’ un’idea di movimento che mi affascina, ben distante da quella statica della sepoltura classica. Mi piace immaginare di potere fluire con ogni cosa, anche quando il corpo giacerà immobile.
Grazie di cuore con l’augurio per una notte d’incanti.

pz: felicissimo sempre di tornare a leggere di te.

 Franca Colozzo - 15/01/2021 00:14:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Avverto in questa poesia un remoto monito che sa di un pensiero di morte che trasuda da ogni verso, quasi un respiro che giunge da lontano. Ma le "membra che nutron radici" mi fanno tremare, per cui ho deciso di farmi cremare.
Ti lascio un saluto tra le ombre della mia scomparsa per un po’, troppi impegni. Dopo aver letto questa poesia mi son chiesta: "Ma chi me lo fa fare?". Ciao, buonanotte.

 Salvatore Pizzo - 15/01/2021 00:06:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Che dirti se non un grato inchino? La tua è generosità che ti fa onore sempre.

 Salvatore Pizzo - 15/01/2021 00:03:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Vincenzo:
Grazie di cuore, anche per quanto aggiunto con acuta franchezza, caro Vincenzo, oltre che per avermi illuminato con le tue parole.

 Salvatore Pizzo - 15/01/2021 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Graced:
Grazie di cuore, anche per averne condiviso emozione, mia cara Grazia. Anch’io li trovo molto eleganti e composti, il tipo di pianta che ben s’addice per luoghi dai silenzi importanti.
Anche a te un abbraccio ed un caro saluto.

 Giovanni Rossato - 14/01/2021 17:32:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Non mi va neppure di commentarla tanto è bella e ricca di spunti ad ogni verso.
Un ossequio, questa è poesia.

 Vincenzo Corsaro - 14/01/2021 13:54:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

A ciò che hanno detto gli altri posso aggiungere che li vedo come un simbolo a guardia di quel luogo di pace, dove le loro radici confortano il riposo eterno dei corpi, mentre la luce dell’anima che sale in cielo dà loro la forma a "stilo", più o meno quello che ha detto Laura. Molto apprezzata:)

 Graced - 13/01/2021 22:29:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

I cipressi alti ed eleganti, si trovano principalmente dove le anime che hanno vissuto nel mondo, ormai, fanno parte dell’oltre, anche se il loro corpo è tumulato presso le loro radici che loro alimentano con il loro concime. Molto profondi questi versi che portano a riflettere sulla vita e la morte. M la sua lettura mi ha toccata, Complimenti: diventi sempre più bravo Salvatore. Un caro abbraccio, Grazia.

 Salvatore Pizzo - 13/01/2021 02:56:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Marco:
Molto gratificante ed incoraggiante il tuo apprezzamento e la tua lettura.
Grazie di cuore gentilissimo.

 Salvatore Pizzo - 13/01/2021 02:53:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Rosa:
Pensa che, distrattamente, l’avevo pubblicata senza titolo. Allora ho dovuto immaginarne uno all’istante. E cipressi mi è piaciuto immediatamente. Mi pareva anche abbastanza originale. Poi, ripensandoci su, mi sono detto che ci saranno in giro miliardi di poesie intitolate cipressi. E stavo cadendo in depressione. Non per male: ma è così difficile riuscire a dire qualcosa di diverso! A parte gli scherzi.Sono contento che tu l’abbia apprezzata per quel che è: un tentativo di guardare con occhi diversi.
Grazie di cuore sempre

 Salvatore Pizzo - 13/01/2021 02:29:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Laura:
Felicissimo per questo tuo gradimento, mia cara Laura, ancor più gratificato dai tuoi generosi superlativi. Non posso che essertene infinitamente grato.
Anche a te un saluto che più ancora è un abbraccio.

 Marco Galvagni - 12/01/2021 19:51:00 [ leggi altri commenti di Marco Galvagni » ]

Otto versi, una poesia brevissima ma molto intensa
che è come una carezza nel vento. I cipressi di carducciana
memoria sono solo l’epicentro di questa lirica, non
meramente descrittiva ma costituita di pregnanti similitudini
come, ad esempio, nella chiusa dove c’è "un cielo ch’è cera."
Veramente molto apprezzata.

 Rosa Maria Cantatore - 12/01/2021 11:37:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

i cipressi che a Bolgheri, etc. di carducciana memoria, scompaiono qui per lasciare posto a un’interpretazione moderna, tutta nuova.

Bravissimo, woodenship ;-)

 Laura Turra - 12/01/2021 09:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Il dire dei cipressi: il legame tra terra e cielo, una memoria che unisce l’Alto e il basso. Molto bella questa tua poesia, Salvatore, davvero molto bella. Un carissimo saluto