Giovanni Rossato
- 14/06/2022 16:41:00
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E un argomento complesso; scrivere non necessariamente significa "fare dellarte" ma può essere anche molto più umilmente un modo per oggettivare i nostri pensieri, le nostre emozioni e sentimenti, un modo per dire a noi stessi piuttosto che agli altri. E a mio avviso perciò sempre meglio scrivere piuttosto che tenerci dentro le nostre sovrabbondanze. Il male semmai è quando si vuol scrivere per forza, per accontentare il nostro ego mostrando un sercizio delle nostre capacità poetiche. Scrivere quello che viene quando ci sentiamo di scrivere e buttarlo come una pallina nel flipper della vita a rimbalzare addosso (ma non contro) altri pensieri che si son fatti parola, questo per me è ricchezza. Ciao Vincenzo
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Vincenzo Corsaro
- 11/06/2022 13:38:00
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Vedo che concordiamo su quello che volevo dire Salvatore, poi che ci sia tantissima gente che vuol cimentarsi a scrivere, che lo faccia pure. Scrivere è sempre una bella cosa, ci aiuta in qualche modo ad avvicinarci a noi stessi, a capirci meglio. Ma da qui a definirsi poeti o scrittori ce ne corre e io sono il primo a non definirmi tale. Per Rosetta, hai ragione, in teoria andava pubblicata in altra sede e specificamente nella sezione "Pensieri" dove tra laltro ho pubblicato "Perchè scriviamo", ma lho pubblicata qui perché largomento mi sembrava più adatto alle poesie. Grazie a tutti e due e un carissimo saluto :)
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Salvatore Pizzo
- 11/06/2022 02:31:00
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È già così difficile non finire per scrivere sempre le stesse cose! Arrivare a non ripetersi è davvero un miracolo. A maggior ragione che è da una vita che si seguita a sfidare la chimica delle parole. Dunque, ragionando che, solo in Italia, qualche qnno fa, si stimava che ci fossero almeno una decina di milioni di poeti, scrittori, sceneggiatori, commediografi...insomma: credo che sia letteralmente impossibile non ripetersi o non ripetere ciò che, qualcun altro ha già scritto. Però, come tu ben dici:"...e allora si possono scrivere similmente le stesse cose, ma dette diversamente, perchè ognuno di noi ha un suo modo personale di esporre." Tutto qui, rifacendosi allevoluzionismo di Darwin: molteplicità, varietà e singolarità sono alla base della sopravvivenza delle specie viventi, a mio modestissimo parere di apprendista stregone, anche delle specie viventi poeticamente. Grazie per la riflessione. Un caro saluto
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