Antonio Terracciano
- 02/03/2018 20:11:00
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Questa concisa ma esauriente analisi di "Senilità" ha avuto su di me un effetto paradossale, quello di farmi ritornare giovane! Sono andato infatti a riaprire uno dei primi libri non scolastici da me comprati, "Senilità" appunto, trovato su una bancarella di libri usati, a Napoli (allora i soldi in tasca erano davvero pochi! ) , il 21 novembre 1969, nella collana "I Corvi" della prestigiosa casa editrice DallOglio di Milano. Allinizio cè una prefazione scritta dallo stesso Italo Svevo il primo marzo 1927 , in cui egli riconosce che il romanzo ebbe scarsissimo successo (inferiore a quello ottenuto da "Una vita" ) , forse a causa della "veste alquanto dimessa in cui si presentò" . Ringrazia poi, per la "resurrezione" di "Senilità" , oltre a James Joyce, il francese Valéry Larbaud e un giovanissimo Eugenio Montale ( "Mio giovane e pensoso amico, grazie per tanto studio e tanto amore" ) .
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