:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Fiammetta Lucattini
Vedovanza alternativa

Sei nella sezione Commenti
 

 Ferdinando Battaglia - 03/10/2023 10:15:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

L’Amore è la vocazione irresistibile cui è chiamato l’essere umano nella sua esperienza esistenziale terrena; la forma ovvero lo stampo in cui quella Realtà dello Spirito discende è la nuzialità, paradigma relazionale e matrice da cui derivano, non solo le coppie "amanti", ma lo stesso comandamento sgorgato dal Costato trafitto: "Amatevi come io vi ho amati". Ora, Fiammetta, con tutto il suo talento e sensibilità d’animo poetici, ci restituisce, nella macerazione del proprio vissuto, un’iconografia incarnata di quella nuzialità di cui parlavamo più sopra, e lo fa nella evocazione e rievocazione figurativa di un’immagine "impressa" nel suono di una parola: "Sposo" ; tanto è così vero, che già nel titolo ritroviamo il contraltare di questa coniugalità, forma dell’Amore: la vedovanza. E qui si ritrovano le due voci e i due sposi: Amore-Dolore; Pienezza-Perdita; Presenza-Vuoto; Talamo-Croce. E se una delle voci la possiamo ricondurre all’umano, l’altra non possiamo che ricondurla al Divino, epifanizzato sia nel dualismo del Cantico, dualismo risolto in quel "saranno una sola carne", sia sul vertice sublime della Croce, Vero Altare su cui, traverso il Cristo della chiusa, l’Amore chiama ciascuno alle Nozze interiori con Lui. Ma tutto ciò non è nella natura delle cose ed ecco allora l’appello finale al Cristo medesimo:"cor tuo Amore tienimi su". E averlo scritto nella propria lingua dialettale, per la Poetessa non si è trattato di una scelta vezzosa, ma d’incastonare la propria "perla" (secrezione che sgorga dai patimenti che subisce un’anima) nel Mistero, mistico ed unanissimo, dell’Incarnazione di Dio,che appunto è un mistero "kenotico", ancorché Via di Elevazione creaturale.