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Commenti al testo di Roberto Maggiani
Sempre di te amorosa

Sei nella sezione Commenti
 

 Ferdinando Battaglia - 16/03/2014 13:43:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Dopo tre lunghi mesi di attesa, finalmente ho preso il libro con le mani, ed è stata una bella emozione, che non provavo da anni per la parola d’arte stampata. Si rimane folgorati già alla lettura del racconto (ma ogni pagina che precede è bella e utile), scritto così bene (mi fa fatto pensare da inesperto quale sono, a scene cinematografiche in bianco e nero) da preparare la mente e l’anima alla lettura delle poesie.
Per ora, che tornerò a rileggerle, mi soffermo su "linguaggi", sarà per la mia ignoranza, ma leggendola ho capitò, o mi sembra, un po’ di più che cosa sia la poesia.

Grazie, Franca, e auguri per il prossimo ventuno.

 angelucci sandro - 11/11/2013 23:19:00 [ leggi altri commenti di angelucci sandro » ]

Questa mattina, al telefono, Franca: una delle nostre telefonate. Parliamo gradevolmente, ci aggiorniamo ma, soprattutto, è la poesia che ci parla. Così, andando dove lei ci porta, vengo a sapere che su LaRecherche, Roberto Maggiani si è occupato dell’ultima raccolta "Sempre di te amorosa". Apro la pagina: mi colpisce quanto sinceramente ammirata è quella recensione, l’empatia che suscita. Non lo dico perché ho letto il libro (lo farò) ma perché dalle parole passa, quasi per osmosi, un amore apertamente dichiarato nel titolo. So della perdita prematura (anche di questo abbiamo parlato in altre occasioni) e ora, con piacere, sento dire di una "intensità sonora-emotiva delle parole"; condividendo, sento esprimersi sull’intelaiatura narrativa di un dettato dai versi lunghi, illuminati e armonizzati.
Come dicevo, non ho letto il libro ma le tre poesie riportate sono eloquenti: "Lei cammina sulla strada del sogno della luce / Sgorgata dalle palpebre chiuse e mi sembra / Che i suoi passi leggeri tra gli arbusti innevati / Mi parlino una lingua straniera...", e ancora: "E infine ecco la tua intima rosa tutta dischiusa / . . . . / Somigli ad una morbida giumenta sfinita dal dolore / Quando dai lombi mi doni alla luce...". Sono due luminosissimi esempi del vivere per sempre "in comunione d’anima e d’amore": una comunione di cui ringrazio Franca e Roberto di avermi reso partecipe.

Sandro Angelucci

 Roberto Maggiani - 08/10/2013 17:19:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ciao Cristiana, sì, è una bella idea. In effetti una delle prime idee che ci erano venute a me e a Giuliano, nel lontano 2007, era quella di fare una lista di librerie e delle loro offerte... una sorta di tripadvisor delle librerie, la stessa cosa si potrebbe fare con le case editrici... il problema è che altri siti che lo hanno fatto con gli editori si sono beccati delle querele... perché in Italia c’è libertà di espressione... e di sopprimerla, specialmente chi ha tanti soldi può ricorrere alle vie giudiziarie per fare ciò (perché la giustizia sembra preferire le vie molto danarose). Con le recensioni e le poesie della settimana, cerchiamo, alla bene e meglio, di mettere in evidenza anche autori ed editori altrimenti nascosti...

 Cristiana Fischer - 08/10/2013 12:21:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

avverto un senso disteso di orizzontalità e prossimità in queste tre bellissime poesie, uno sguardo sul largo e il vicino, il fiume, le erbe, il letto e la madre distesa, un vicino così da presso che è preciso e insieme sfuma in colori perlati e trascorre impercettibilmente dall’immaginazione al passato. l’ampiezza dei versi, spesso con una cesura verso il fondo, che quindi chiama un elemento ulteriore, dà il senso di questo largo respiro.

è davvero difficile trovare libri di poesia in giro per le librerie, anche quelle più grandi (ma Hoepli a Milano una volta era abbastanza fornita). Si potrebbe forse, in qualche modo (una proposta per la Recherche) centralizzare online almeno un catalogo ragionato di autori e editori, rinviando poi alle singole case editrici di spedire i libri a chi li chiede.

 Marco Giovanni Mario Maggi - 06/10/2013 21:56:00 [ leggi altri commenti di Marco Giovanni Mario Maggi » ]

proprio così Roberto, ho ripetuto la stessa cosa ieri sera in un’altra città italiana, non la "grande" Milano dello scorso fine settimana, su cinque librerie visitate al massimo ho trovato 4-5 testi di poeti "veramente" contemporanei... Con tutto il rispetto che compete ai mostri sacri della poesia, nazionale e non, credo che ci siano poetesse e poeti, Franca è sicuramente una tra questi, che meritino maggiore visibilità. Essi sono carne viva, e vivi e contemporanei ai nostri tempi i loro versi. Oltretutto le librerie, ed il sistema distributivo in genere, non credo stiano facendo un buon servizio a se stessi proponendo sempre e solo i classici...per non parlare del pressapochismo con cui trattano la Poesia tenendo nascosto ai più quanto Essa oggi sia viva e, passami il termine, "attraente" più che mai.

 Roberto Maggiani - 06/10/2013 21:38:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Non vorrei mettere benzina sul fuoco, ma è più forte di me... anche oggi sono entrato in una libreria e mi sono recato allo scaffale di poesia, troppo esiguo rispetto all’ampiezza in metri quadrati della libreria e rispetto alla produzione poetica umana di tutti i tempi... è stato come entrare in un bel ristorante e alzarsi per andarsene subito dopo aver scorso l’intero menu, devastato dalla banalità delle solite proposte di piatti, importanti sì, ma sempre gli stessi, nessuna fantasia, nessuna variegata proposta, sempre gli stessi autori delle solite case editrici... la mia domanda è: chi compra sempre gli stessi testi di poesia? Risposta: Chi di poesia non si occupa... chi della poesia gliene interessa una singola, d’amore o d’avventura, da ricopiare su un biglietto per gli auguri di compleanno di qualche amico a cui iniettare un po’ di sentimentalismo poetico... quella persona comprerà la prossima raccolta di versi tra qualche anno... forse per un altro compleanno, quello del prossimo fidanzato/a... magari lo stesso libro.

 Giuseppe Terracciano - 03/10/2013 18:16:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Desidero esprimere il mio vivo apprezzamento per aver letto oggi una grande recensione, tre stupende poesie e degli ottimi commenti. Un bravo di cuore a tutti!

 Franca Alaimo - 03/10/2013 18:12:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Loredana, Amina, Gian Maria, Lorenzo, Eugenio, carissimi amici, vedete com’è bella e santa la poesia che fa circolare tra noi l’amore?
Perché questo libro è davvero un omaggio d’amore a mia madre, ma nel momento in cui finalmente ho deciso di condividerlo con gli altri, esso è diventato anche vostro. Ognuno di voi ha commentato in modo diverso, ma sempre ha colto un aspetto veritiero. Sì, ho aspettato così tanto a scrivere queste poesie ( avrò tra poco 66 anni) perché non volevo che ci fosse più un grammo di disperazione, perchè penso che abbia ragione Foscolo, quando dice che la poesia deve avere il calore di una fiamma lontana. Hi risposto solo a Loredana. A lei e agli altri il mio grazie per la stima che mi dimostrate.

 Maria Musik - 03/10/2013 17:20:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

E’ vero... chi già conosce Franca non ha bisogno di "invito" per scegliere le sue opere. Eppure, dice bene Roberto, quando s’investe del ruolo del mercante d’arte o, meglio, del mecenate povero che spende tutto il suo amore per il bello quando accoglie (ed è accolto) dal Poeta. Di Franca mi sono sempre piaciuti i versi puliti, comprensibili eppure tanto curati e colti, laddóve per cultura si intende quella meravigliosa saldezza che nasce dal sapere e dall’esistere coniugati con il forte sentire.
Non posso tacere la commozione che mi ha colta nel leggere (forse, vedere) "O madre bellissima del parto", che riesce a trasmettere la coscienza di un vissuto sperimentato prima che il "possesso" della coscienza sia "riconosciuto". L’amore restituisce la "memoria inesistente" e Franca, in questa poesia, ci dona questo suo sovrannaturale sentire. Grazie di nutrirci del tuo pane.

 Eugenio Nastasi - 02/10/2013 12:44:00 [ leggi altri commenti di Eugenio Nastasi » ]

Indubbiamente le parole tornite di Roberto Maggiani investono la plaquette di Franca Alaimo di un valore aggiunto: quello di chi scopre, leggendo, una materia solida e insieme pulviscolare, che penetra nel sentire anche attraverso la pelle, come un fresco d’alba, un alito di giardino d’aranci. Roberto è molto sensibile alla dizione delle poesie vere, diventano sue per come ne parla e dunque è giusto dar voce a un megafono scritturale per favorire la conoscenza di questa perla poetica di Franca.
Aggiungo due parole ai testi proposti. La nostra Autrice ha dalla sua la coabitazione dell’essere donna e poeta, intuito e sapienza della dizione, doti che le consentono un afflato senza far vibrare troppo l’emozione onirica di una madre perduta a quattro anni. Ne ricrea la presenza come rileggendo un sogno divenuto tradizione di sè stessa, personalità consapevole e lei, la Franca, è in grado di proteggerla dall’effusione culturale perchè indifesa e quindi autentica.
La forma poetica usata, poi, sembra una narrazione che ha scelto l’alveo delle immagini semplici, non spreme l’inconscio e lascia indenni i simboli, le intuizioni e certe risposte che una così rimarchevole assenza avrebbe sicuramente fuorviato da un’operazione di sicuro talento poetico. Ciao, Franca.

 Lorenzo Mullon - 30/09/2013 17:54:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

È terribile perdere la madre... anzi la mamma, perché nella madre c’è una r autoritaria che non mi fa bene. Perderla è una ferita immensa, ma è anche una bellezza, se ci fa scoprire che niente è davvero perduto, che nel cuore il tempo non riesce ad entrare, che ogni goccia ha la profondità dell’oceano, e anche più in là.

 Gian Maria Turi - 30/09/2013 17:36:00 [ leggi altri commenti di Gian Maria Turi » ]

Sono poesie incredibilmente dense di sentire quelle presentate in questa recensione. Spesso (a me pare) i poeti, anche quando molto bravi, evitano di essere autentici come lo è Franca in questi suoi versi. Non so perché, forse per timore di esporre la propria sofferenza senza filtri... E non che i versi di Franca qui non siano dei filtri, sono versi perfetti, ma sono filtri che distillano il sentire senza nasconderlo, lo raffinano senza alteralo, anche laddove lo reinterpretano o lo immaginano. Partecipando a questo sito, avevo già avuto modo di identificare Franca come una delle primissime voci per capacità compositiva e forza espressiva. Queste poesie lo confermano!

 Marco Giovanni Mario Maggi - 30/09/2013 11:32:00 [ leggi altri commenti di Marco Giovanni Mario Maggi » ]

La ferita intrinseca nell’esistenza di un poeta, quella che scatena in lui la poesia, è come un peccato originale che diventa lirica. Sono poesie bellissime e condivido in pieno l’appello di Roberto a cui farò fronte personalmente. Proprio ieri ho fatto un "tour" di librerie in quel di Milano, notando la vacuità della proposta poetica, sempre incentrata sui soliti noti e sulle solite case editrici trascurando così delle vere perle della poesia contemporanea come sono i versi di Franca e di altri Autrici/Autori presenti ne La Recherche. Quindi, Roberto, nessun pericolo di passare da venditore ambulante ma un giusto impegno per aiutare a divulgare la buona Poesia che ti fa onore ed a cui, nel mio piccolo, mi associo completamente.

 amina narimi - 27/09/2013 21:16:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

"Con un grido che, adesso, balza fuori"
l’emozione che mi doni nella gola
"Dalla tua bocca con la mia bocca lo raccolgo
In comunione d’anima e d’amore"
allarghi questo mistero dove vanno a finire le cose
nella conca dei colori, quella stanza delle "tre pere notturne prima del sonno"
"Era già sera"- anche qui, quando recitavo "quella" canzone nella sua lingua natale e di fronte alla tua forza resto muta nel suono che torna
C’è salvezza in Tortorici e in tutti i Tortorici al mondo
quanta persuasione nell’Amore ci fa sopravvivere al dramma: l’Eredità Prima di tutto l’Amato delle nostre madri :
"Ma tu, madre, ormai sei al di là di questo buio
Dove ancora più in alto incombe un baratro attraversato
Da un eterno ronzio di pianeti girovaghi
E da piccoli gridi di stelle
Ed io, qui, ho appreso che soltanto il sonno ed il sogno
Sono i nostri magnifici doni"

Franca...sapessi quanto riempiono di chiaro agli occhi
l’urna delle mie ossa i Tuoi versi!
nella piaga luminosa una ferita battuta dalla luce
che germoglia illuminando il male....per la Vita afferrando il dolore
"e rocerlo fino in fondo per rinverdire il giardino e ancora: Le mie parole
Sono nate tutte dall’amore più grande e negato"
Hai generato un’altravolta tua Madre, l’hai fatta di carne con le parole, rimessa al mondo dell’amore
Un origami che dondola sopra le nostre stanze
quando il sonno ci prende e ci porta con Loro
Hai attraversato il tempo dove sei più grande di Lei: Bellissima

"Le farfalle notturne sugli occhi
Ci addormentavamo sognando di essere là
Prima del mondo"

"Ora ho voglia di stendermi sotto i tuoi libri"

Sì, mi hanno emozionata tanto da trascriverti sul mio libro più bello di carta:
Grazie persempre Franca

 Loredana Savelli - 27/09/2013 17:38:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Se da un vuoto scaturisce la pulsione alla poesia, la pienezza che promette, ora comprendo l’origine della poetica di Franca Alaimo.
Con pudore mi sono accostata alle tre poesie presenti nella recensione. Mi colpisce questo "tardivo" svelamento, è come se Franca, per quanto ne so ma mi scuso in caso contrario, avesse aspettato la maturità della scrittura e della vita per rivelarne la spinta propulsiva, ciò che ne ha cambiato il segno, a maggior ragione se certi eventi si verificano in un’età precoce. Quindi un libro importante, decisivo.
E’ vero, sarebbe bello trovare libri di poesia in vista nelle librerie, invece resta la sensazione che i poeti siano un cenacolo isolato, che si capiscano solo tra di loro, mentre invece leggere poesia è, come minimo, un grande ammortizzatore sociale, senza dire poi dell’esperienza estetica che eleva chi scrive e chi legge.
Con tanti auguri e complimenti!

 Franca Alaimo - 27/09/2013 11:15:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Roberto carissimo, ti ringrazio davvero tanto per questa sentita recensione che ha lo slancio della nostra sintonia amicale e l’intensità della nostra comune passione per la poesia.
E soprattutto ti ringrazio per l’appello che fai ai miei amici lettori; poiché la casa editrice ha finanziato questo libro, sarebbe bello dimostrare che non ha investito invano.
Io lo giudico il mio libro più importante, perché, finalmente, sono riuscita a raccontare poeticamente un forte nodo affettivo che mi è durato dentro per tutti gli ormai molti anni della mia vita.
Grazie ancora, davvero grazie, Roberto! franca