MARy
- 20/06/2008
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PREMETTO:é vero che la poesia è libera interpretazoine del proprio sentire, ma è bene ricordare che i giovani studenti-sono una docente impegnata negli esami di stato-hanno bisogno,in quanto tali, di riferimenti certi,anche nello sviluppo della prova scritta; è paradossale che un dirigente ministeriale commetta errori del genere!
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Lorena
- 19/06/2008
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Anchio non conoscevo questa poesia ma mi consola il fatto che neppure i "dottori" del Ministero la conoscevano, come dimostato. Devo dire che appena ne ho appreso il titolo sono andata a cercarla e lho letta ad alta voce come sempre faccio leggendo poesie. Dai primi versi ho creduto fosse dedicata ad una donna ma, quando sono arrivata alla seconda strofa, quel "o lontano", mi ha interrotto la lettura e mi sono detta: "Difficile leggerla!" Appurato, poi, che è dedicata ad un uomo, la lettura mi si è subito semplificata. "O lontano" è un vocativo, maschile. E maschile è il plurale "dei raminghi". Il sesso del destinatario è palese, dunque. Mi chiedo soltanto: come avranno spiegato quei poveri ( poveri perchè presi in giro dal Ministero della Pubblica Istruzione) studenti quelle due locuzioni, tenendo per buona la dedica al femminile? Ci vuole una buona dose di fantasia...
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