:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Francesca Cannavo
Ponti

Sei nella sezione Commenti
 

 Carmelo Pirrera - 16/01/2013 16:58:00 [ leggi altri commenti di Carmelo Pirrera » ]

Viene da pensare alla solitudine, quella dei ponti di cui parla Francesca ed anche alla nostra, dalla quale ci salva il pensiero che altri - con noi e come noi - vivono le stesse ansie e le stesse gioie.
Paradossalmente, nel costatare la solitudine di ponti, stesa su acque estranee e gorgoglianti, ci accorgiamo di non essere soli, che altri con noi, spesso a nostra insaputa, tendono le braccia verso una stessa illusione o speranza. Ma ancora un pensiero nasce da questi versi: i ponti, solitari sin che si vuole, non sono lì a favorire incontri, ad unire e, infine, a sconfiggere la solitudine?

 Roberto Maggiani - 15/01/2013 22:17:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Non avevo mai letto una poesia su un ponte, ma di gente sul ponte, di Wisława Szymborska, te la propongo in lettura: http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Proposta_Poesia&Id=2016

Sono affascinato dai ponti. Belle riflessioni.

 Franca Alaimo - 15/01/2013 15:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

L’umanizzazione dei ponti che hanno braccia e ascoltano chiarisce immediatamente che essi costituiscono una metafora sulla solitudine esistenziale: ogni cosa, ogni persona attraversa la nostra vita, ma solo per un poco. Basta la presenza dell’acqua a confermarlo: panta rei. Il testo è limpido e ben costruito.