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Commenti al testo proposto da Giorgio Mancinelli
Caterina Pardi o la compromissione poetica ...

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 Giorgio Mancinelli - 06/05/2018 18:23:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Buongiorno Giorgio,
le scrivo per ringraziarla della recensione dedicata al concept book Sirene.
E’ incredibile come abbia saputo coglierne significati e riferimenti culturali, "inducendola" a fare senso in modo nuovo... che è poi, insieme alla sollecitazione emotiva, lo scopo di ogni forma espressiva: attivare il dispositivo simbolico presente in ciascuno di noi, risvegliare l’enciclopedia" unica irripetibile del lettore/osservatore/spettatore. Un tipo di meccanismo capace di generare - quando si innesca - empatia emotiva, intellettuale o addirittura entrambe (spero si ciò che le è accaduto leggendo!). In particolare, ho trovato estremamente pregnanti il riferimento quasi junghiano ad archetipi (relativi a creature divine/mostruose) e l’individuazione nell’opera di un tipo di linguaggio ancestrale, simultaneamente verbale/sonoro e visivo. Oltre alla pittura mi influenzano senz’altro - e moltissimo - gli audiovisivi (cinema sia di ricerca che "popolare", serie, animazioni, persino videoclip).

Grazie, grazie, dunque!
Un cordiale saluto.

 Giorgio Mancinelli - 06/05/2018 18:23:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Buongiorno Giorgio,
le scrivo per ringraziarla della recensione dedicata al concept book Sirene.
E’ incredibile come abbia saputo coglierne significati e riferimenti culturali, "inducendola" a fare senso in modo nuovo... che è poi, insieme alla sollecitazione emotiva, lo scopo di ogni forma espressiva: attivare il dispositivo simbolico presente in ciascuno di noi, risvegliare l’enciclopedia" unica irripetibile del lettore/osservatore/spettatore. Un tipo di meccanismo capace di generare - quando si innesca - empatia emotiva, intellettuale o addirittura entrambe (spero si ciò che le è accaduto leggendo!). In particolare, ho trovato estremamente pregnanti il riferimento quasi junghiano ad archetipi (relativi a creature divine/mostruose) e l’individuazione nell’opera di un tipo di linguaggio ancestrale, simultaneamente verbale/sonoro e visivo. Oltre alla pittura mi influenzano senz’altro - e moltissimo - gli audiovisivi (cinema sia di ricerca che "popolare", serie, animazioni, persino videoclip).

Grazie, grazie, dunque!
Un cordiale saluto.