Livia
- 27/08/2024 13:15:00
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Ti ringrazio tanto per la gradita lettura che hai dato al mio testo. Joannes e la trascrizione del codice di Diacono è ovviamente una mia libera fantasia, mentre tutto il resto è storia di questi posti. Sono bellissimi i codici manoscritti, come dici tu conservazione dellantico sapere. Negli archivi ci sono maree di cose sepolte dal tempo, storie, notizie, cose, che meriterebbero anche più cura. Per me lamanuense è un simbolo, un traghettatore, uno di poche parole in grado di accoglierne una moltitudine. Grazie a loro se riusciamo oggi ad interpretare e leggere la storia dei tempi. Un caro saluto a te
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Arcangelo Galante
- 27/08/2024 13:01:00
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Un racconto interessante, che offre una narrazione evocativa, unendo storia e riflessione spirituale. L’atmosfera è intrisa di una calma solenne, con una descrizione dettagliata e immersiva della vita monastica, incentrata sul lavoro dello scriba Joannes. Il testo sottolinea il valore della trascrizione come mezzo per preservare la memoria storica, conferendo un senso di sacralità al compito dell’amanuense. La sua figura, che lavora in solitudine nello scriptorium, rappresenta l’incarnazione di una dedizione spirituale e intellettuale, dove la scrittura diventa un atto di contemplazione e di continuità storica. L’interazione tra il passato, rappresentato dai testi antichi, e il presente, con il monaco che li riscrive, crea un ponte temporale che enfatizza l’importanza della tradizione e della conservazione del sapere. Le descrizioni minuziose degli strumenti e dei materiali utilizzati per la trascrizione aggiungono un tocco di autenticità storica, arricchendo ulteriormente la narrazione, che ho molto apprezzato nel suo peculiare contenuto. Grazie per avermi letto e, salutando con un sorriso, auguro una lieta giornata.
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