Ferdinando Battaglia
- 04/10/2012 22:05:00
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Eppure c’è stato un tempo,/quando mi regalavi i sorrisi,/ un tempo in cui gli alberi/-nelle nostri menti-/erano più rigogliosi". Come l’autunno che annuncia l’inverno, purtoppo anche nelle relazioni iterpersonali c’è un inizio, che spesso appare rigoglioso come la natura in piena fioritura, e poi un decadimento, magari perché si è profondamente diversi oppure perché, e questo sembra il tema della tua bella e ben scritta poesia, dell’altro si scopre l’ipocrisia, la falsità; o semplicemente i suoi limiti che ci paiono insopportabili. Rimane comunque un ricordo, la memoria di ciò che è stato fissando per sempre il valore di un’esperienza, nel bene come nel male.
Ciao Valentina, mi è piaciuta leggerla così.
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Loredana Savelli
- 04/10/2012 21:29:00
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Non so a chi tu stia parlando, forse alla poesia, questa compagna infedele, o forse a una persona cui ti lega un qualcosa di grande e allo stesso tempo ti respinge. Non è importante saperlo. La poesia convince.
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Gian Maria Turi
- 04/10/2012 21:13:00
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Non conoscendo il background di questo testo forse lo apprezzo meno di quanto potrei, la trovo però una poesia affascinante con picchi di profondità a prima vista insospettabili. Mi permetto solo un appunto lessicale, quel "ci becchiamo" forse un po’ troppo giovanilese. Ciao Valentina!
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