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al testo di Fortuna Maiolini
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Non credo sia giusto, se con termini pratici si vuol parlare (esperimento quantomai misero!) che per innamorarsi ci voglia del tempo. Lamento la passione che di abitare nell'attesa non ne vuol sapere. E come biasimarla? Qualcuno ha scritto di libertà in amore, suggerendo una chiave di lettura del cuore più aperta e rispettosa. Bullshit! Sì, Utopia: il grande mantello che va a parare i buchi che la coperta, mai abbastanza lunga, lascia scoperti. Riflettere di assenze e concepirle presenze, oppure rivoltare il tutto e avvolgerlo nei sacchetti cookies, buoni per il congelatore. E lasciare tutto lì. Il freddo non sconvolge, è più potente. Domina da solo e non si può far altro che lasciarsi congelare, nell'attesa di una rispolverata. Nel frattempo, ci ha tenuti intatti.
[Come una pistola carica adesso mi cimento a sparare cazzate parolate che tentino di porre uno dietro l'altro i cosiddetti Pensieri che a briglie sciolte galoppano nel cervello troppo pigro per dar loro una direzione. "Ah, miseria di noi poveri sciacalli caduti innamorati!" Questa calma è così pregna di cordialità che mi fa solo spavento, ma perchè rinunciare a questa carezza? Non so dove andrò. Poco mi importa, forse. Amare, questo ci tiene in vita.
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