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al testo proposto da Loredana Savelli
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La creatività, che è un aspetto specifico dell'intelligenza, è strettamente connessa con un maggior grado di benessere psicologico. Il processo creativo, infatti, è utile perchè dà all'indiiduo la possibilità di familiarizzare con il problema che si trova ad affrontare, cercando di capire ciò che più rilevante e acquisendo le abilità e le informazioni necessarie alla sua soluzione.
......................................................................................... La creatività, in quanto aspetto specifico dell'intelligenza, presenta un aspetto terapeutico: l'uso del pensiero creativo fornisce una sensazione di controllo straordinaria sulla propria vita e sulle vicissitudini che ci troviamo ad affrontare. Pensare o riuscire ad avere controllo su tutto ciò comporta maggiore fiducia in noi stessi, quindi ottimismo, che a sua volta genera benessere psicofisiologico. Per raggiungere un tale obiettivo occorre imparare a sperimentare la sensazione di potersi muovere liberamente sui vari piani della propria esistenza, il che genera, come abbiamo detto poc'anzi, da un lato sicurezza in noi stessi e quindi aumenta l'autostima, mentre da un lato incoraggia ad esplorare mondi e cose nuove, ad andare avanti senza indugiare su errori del passato. Usare immaginazione e fantasia per affrontare la vita e le sfide di ogni giorno ha, quindi, un valore terapeutico, poichè consente una sorta di "fuga" dalla realtà nel momento in cui ci troviamo ad affrontare un problema. I bambini, giocando a "fare finta di" dimostrano quanto tutto ciò corrisponde al vero: questa intelligenza specifica dell'infante, rapportata all'essere adulto, si chiama appunto capacità di entrare in spazi diversi da quelli reali, dove ci è data la possibilità di vivere emozioni sane, mettendo in atto una psicoterapia spontanea, che qulcuno potrebbe assimilare allo psicodramma di Jacob Moreno. .........................................................................................Una siffatta costruzione della fantasia, che può essere anche definita delirio controllato, serve anche a scrittori e artisti per trovare il modo migliore per esprimere sensazioni forti quali, ad esempio, la paura. (dal volume "L'intelligenza", per le edizioni Xenia, pag. 91 e segg.) |
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