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Hic non est

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Non abita qui

la misericordia ed entrambi

lottiamo per l'ultima

parola come guerrieri

già coperti di sangue.

Ci scrutiamo lungamente,

aspettando che l'altro

abbassi, per primo,

gli occhi, pur vedendo

diversamente, male.

E quando sfioro,

innavertitamente, i tuoi

occhiali aspetto,

golosa della tua ira,

il primo improperio

contro la mia disattenzione.

Credo che non abiti

qui l'amore, se non

come un clochard ebbro

fin dal mattino.

 

 Cristina Bizzarri - 24/06/2013 11:48:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Impietosa - e carica come un fucile di inesploso, violento, struggente amore.

Saluti da una

Clocharde

:-)

 Leonora Lusin - 24/06/2013 00:15:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Qui l’ironia sfiora il sarcasmo, sembra di vederli i lampi, le scariche di elettricità tra i due contendenti:un ebrezza guerresca ma si tratta solo di un clochard già avvinazzato di mattina: che strano custode dell’amore...

 Cristiana Fischer - 23/06/2013 23:54:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

il clochard ebbro fin dal mattino mi sembra l’ultimo tocco di crudeltà, non di tenerezza... la vita stretta a due ha anche questa cruda e indispensabile complicità :-)

 Nando - 23/06/2013 23:38:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Sei chirurgica nel tagliare con precisone millimetrica le condizioni della vita e mostrarne le diverse crudezze. Come ha già detto Loredana, una poesia cruda, ma con quel non abita più qui l’amore si arriva o alla memoria o alla profezia.

Ciao Fiammetta

 Luciana Riommi Baldaccini - 23/06/2013 21:57:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

golosi l’una dell’ira dell’altro: hic est amor, sed ebrius...

 Loredana Savelli - 23/06/2013 21:24:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cruda. Il clochard ebbro, però, non è una figura così negativa, semmai è un innamorato deluso, qualcuno a cui un cuore ancora batte, ma ha deciso di metterlo a tacere.
Così l’ho letta. Ciao Fiammetta.
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