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al testo di Genoveffa Morganella
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Lasciatemelo dire...
Alcuni dolori entrano così in profondità da perdere la voce e anche l'anima arretra senza mai poterlo guardare in faccia. Quasi una morte apparente nel mentre una lama ti attraversa da una parte all'altra le costole e allora in quel momento ogni cosa cessa di esistere e anche tu, cessi di esistere. Non c'è respiro, nè pianto alcuno, ma un'apnea inquieta come di un bimbo appena fuori dalla vagina materna fintantoché non riesce a capire come si faccia a far entrare aria nei polmoni e a rigettarla fuori, altrimenti per lui sarà la fine. Ed è questo quello che farai anche tu, vomiterai aria malsana a riprendere il battito...tum-tum... Ma dopo un'altra te sarà ad attenderti e forse non ti riconoscerai, bada... Lancerai l'ultima lucciola al manto oscuro perchè non potrai negarle la sua libertà di luce e se guarderai bene resterà lì ad illuminare la tua notte anche quando non saprai distinguerla e penserai ti abbia dimenticata, a vegliare silente e senza affanni e questa sarà la tua forza. Perchè il dolore dimentica. Genni Morganella |
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