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Ma, una volta non c’era il sesso?!

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Di Pasquale D’Aiuto, avvocato. È di questi giorni la notizia di calciatori di primissimo piano coinvolti in uno scandalo gravissimo per il mondo sportivo: sarebbero – a quanto pare – responsabili di aver scommesso su eventi calcistici utilizzando piattaforme illegali, grazie a prestanome e piattaforme on-line. Tanto, in violazione dell’art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che recita: “Divieto di scommesse e obbligo di denuncia 1. Ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA. … 3. La violazione … comporta … la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000,00”. Norma che punisce anche chi sapeva e non ha denunciato, tra l’altro. Comunque: questi talentosi, fortissimi, ricchissimi (e forse un po’ annoiati) giovanotti, dopo aver terminato l’allenamento – e non si tratta che di poche ore al giorno – ed aver, eventualmente, onorato gli obblighi di carattere commerciale legati alla propria immagine ed agli sponsor personali, si organizzavano, a quanto sembra, tra di loro per “bettare” su partite di altre squadre e di altri campionati. E quindi: chat, messaggi, contatti e presentazioni di amici e di amici di amici ai poco rassicuranti tizi che gestiscono queste attività. Tanto tempo impiegato in una cosa che, alla fin fine, può fare chiunque, pure l’impiegato dell’azienda del gas: l’unica differenza la fanno i soldi da puntare. Una cosa un po’ raminga, monacale, solitaria, che rimanda a stanze buie, incontri clandestini, codici segreti, frasi dette a mezza voce. Ma non era meglio prima, che facevano tardi la sera e andavano con le veline? Non era meglio quando ci regalavano succulenti gossip matrimoniali?! Ma che sta succedendo, a questi ragazzi? Possibile che non gli piaccia più [devo censurarmi ma i Cilentani mi capiranno al volo]? Ridateci Bobo Vieri, Francesco Coco, Kevin Prince Boateng, Alessandro Matri! Ridateci le veline, ridateci quello slancio giovanilistico verso i sani istinti umanissimi e materiali, divini e profani, che coloravano la cronaca sportiva di qualche decennio fa… ridateci le foto patinate: ridateci il mitico Marco Borriello! Che se ne fanno dei macchinoni, se non ci portano dentro belle ragazze – ma pure bei ragazzi, figurarsi – e se non si danno fatalmente in pasto alla cronaca rosa delle scappatelle e delle riconciliazioni a mezzo stampa? Ma voi ricordate i bei tempi di David Beckham e la moglie Victoria, ex Spice-girl? Di John Terry (marito e padre) con la moglie del compagno di squadra Bridge? E del più grande di tutti: Ryan Giggs, che aveva una relazione con la moglie del fratello?! Ah, bei tempi. Ah, gioventù di una volta. Destino beffardo: avere i soldi, la giovinezza e la fama, e non sapere cosa farne!

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