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La signora Rubacculi

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La signora Rubacculi abitava …

come? Non avete capito il nome? Rubacculi, sì Rubacculi. Ancora non è chiaro? Vabbè, ora vi faccio lo spelling, così almeno vi entra in testa: ar, iu, bi, ei, si, si, iu el, ai.

Ok?

Dunque dicevo …  la   signora Rubacculi viveva in un luminosissimo e arioso seminterrato, dove l’aria pura le teneva compagnia mentre ritagliava e ricuciva vestiti non suoi: era specializzata in questo, e ne ricavava un tipo di patchwork che poi propinava al prossimo.

Nessuno conosceva il suo vero volto. Ma su lei i suoi “affezionati” pensavano quello che conveniva pensare, poiché la signora Rubacculi spesso lasciava loro regalini affinché venissero poi ricambiati.

La signora Rubacculi emetteva anche strani rumori che venivano dal basso e assai maleodoranti, al punto che i vicini si lamentavano. E per ovviare, visto che lei non ci sentiva, si dovettero dotare di maschere antigas.

Inutile trovare scuse da svendere  del tipo “Tutta colpa dello sciacquone che non funziona” :

- E che cavolo! Se ne compri uno nuovo, o mangi di meno!

Esclamava ogni tanto qualcuno sottoposto, suo malgrado, a quel fetore.

Ah, come manca ora la signora Rubacculi coi suoi dolci effluvi!

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