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a Reyhaneh-Fiore Jabbari

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(Apprendo oggi che all'alba del 25 ottobre 2016 Reyhaneh-Fiore Jabbari, quando il cielo si colora di speranze, è stata giustiziata. Il testo che segue lo scrissi il 10 ottobre 2014; purtroppo in questi due anni a nulla sono serviti gli sforzi fatti a qualunque livello: vi sono parti del mondo in cui nascere donna significa essere alla mercè della cosiddetta altra metà del cielo. Che il vero cielo sia pieno di luce per "Fiore".)

 

Non ci sono più querceti,

una quercia sotto cui predire

la fertilità dei vecchi

investire di clemenza

i giusti giudicanti

smuovere il cuore agli offesi

e lasciare linfa a un fiore violato.

 

Solo una parola che chiama

a milioni altre parole

lascerà nei giardini giovani fiori

sottratti alla sicumera

dei giusti giudicanti

e alla vendetta che sazia l’odio

il buio degli occhi.

 Ivan Pozzoni - 13/02/2018 19:24:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Grazie a te, Edoardo. Se riesci, dai un’occhiata alla mia robaccia!

 Edoardo Penoncini - 13/02/2018 19:16:00 [ leggi altri commenti di Edoardo Penoncini » ]

Grazie, Ivan

 Ivan Pozzoni - 13/02/2018 16:03:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Il tuo stile è molto interessante

 Salvatore Pizzo - 01/11/2016 21:21:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Una verità sin troppo dolorosa, seppure espressa in versi sa far molto male...
Un saluto alla povera Jabbari...

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