Scrivi un commento
al testo di Valentina Grazia Har
La poesia del deportato
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Aveva gli occhi neri di straziante bellezza la ragazza del deportato. Lui diceva: "una sola ora mi resta per racchiudere l'infinito di due occhi. Morire fucilato quando dentro hai un sogno d'amore che non vuole morire. Morire quando il suo sguardo dice vita.
Ah sì! morire per la partia sono un uomo di grandi ideali sono un uomo pieno di paure.
Forse in paradiso ci saranno occhi neri di straziante bellezza. Rivedrò il suo viso magro e capirò dolcezza.
Perchè non conosco altra luce se non quella di una terrazza in piena estate quando ci stringevamo la mano
E di viaggi pensati parlavamo.
Ma, possibile? tutto finirà, ma io avrò strappato l'eternità alle giornate estive afose di troppo amore.
All'abbraccio della morte sacrifico due occhi neri di straziante bellezza
|
|
|