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al testo di Salvatore Solinas
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Mai si abbia a dire Davanti a un paesaggio di devastazione Di fronte ai campi di sterminio Alle fosse comuni Dove giacciono spoglie senza nome Qui è passato l’uomo Sono quelli, infatti, Sentieri di belve.
Davanti a una scena di caccia O d’amore dipinta Sulle pareti di una caverna Sempre diciamo Qui è passato l’uomo
Davanti a un tempio dalle alte colonne Sonante di un mistico canto A una lente che scruta il cielo A un orecchio che ascolta Il remoto suono dell’universo Qui è passato l’uomo
Sulle tele dipinte e i marmi scolpiti Sulle pagine per sempre segnate Da storie e poesie Sul palcoscenico vuoto Quando gli spettatori sono usciti per strada E gli attori hanno cambiato l’abito Si dica: qui è passato l’uomo.
Non è la Storia una pista impervia Segnata col sangue Ma un inarrestabile cammino di grazia.
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