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al testo di Gaetano Lo Castro
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In una terra senza pace, in una notte fredda e oscura, in una grotta-stalla parca, primo vagito di un bambino. Una vergine sedicenne lo fascia e adagia fra la paglia il sacrificale agnellino, mentre un umile falegname si prostra al mistero divino.
In una terra senza pace, in un giorno con cupe nubi, su un colle brullo e insanguinato, ultimo rantolo di un uomo. La lancia squarcia il suo cuore da cui sgorga misericordia. La madre vicina vacilla con la pura anima trafitta, mentre un giovane la sostiene.
In una terra senza pace, in un'alba di lieve luce, dentro ad una grotta-sepolcro, giace un corpo ancor incorrotto. Ecco che entro il lungo lenzuolo che ricopre il figlio dell'uomo penetra un vivido bagliore. Il telo di lino si affloscia e la tomba rimane sgombra.
Nella terra si apre la Via con la vittoria della Vita e il trionfo della Verità.
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