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al testo di Vincenzo Corsaro
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Passano i giorni, gli anni e tu, ormai adulto, sei sempre confinato in quel luogo, un villaggio sperduto nel nulla, dove le notizie arrivano con i pochi viandanti che di rado vi passano.
Quel posto, anche se ti ha protetto, adesso è diventato una vera prigione che ti opprime, il suo peso ti soffoca, ti toglie l'aria, una barriera invalicabile che nasconde un mondo da vedere e orizzonti infiniti da raggiungere. La voglia di sapere e scoprire arde come una fiamma dentro te, ti consuma fino al punto da farti prendere una decisione sofferta ma irrinunciabile.
Una sera sul tardi, col fagotto sulle spalle, dove hai messo le poche cose a te più care, ti allontani come un ladro scivolando furtivo nel buio. Per un ultima volta, prima che sparisca alla tua vista, ti volti rivolgendo un silenzioso saluto a quella casa che ti ha visto crescere
e in quella notte piena di stelle, con la luna ad indicarti la strada, ti sei avviato verso l'alba, verso la libertà... |
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