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al testo di Rosetta Sacchi
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Guardo fuori un raggio di sole illumina la casa di fronte Cosa attendo non so… forse l’algida quiete dopo il chiasso festoso delle vie mascherato dall’intruglio degli umori più strani. La memoria percorre i sentieri d’un passato recente e mi dice che nulla è mutato dall’anno passato. Forse il vento… chetato, ma solo al levarsi dell’alba.
Sto come foglia che teme d’esser sospinta lontano dal ramo Le ore d’un tratto più lente, d’inspiegabile angoscia per un bene perduto in un picco di assenze tra carestie e l’inganno del vivere sognando l’eterno. Cosa attendo non so… con lo sguardo che pare voglia gettarsi nel vuoto Un pensiero che arrivi a lambirmi come pioggia stellare un sorriso ora nuovo che riporti nel cuore l’antico.
Guardo fuori Il cielo sì terso ancora lusinga il mio fragile corpo di ali malconce munito. |
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