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al testo di Robert Wasp Pirsig
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Dalla sua posizione il computer risponde congiuntamente all’uso delle dita e alle corbellerie della mente. Come questa che segue: l’umanità, quando viene colpita dalla sua stessa ferocia, si strappa la pelle ma non scopre gli occhi. Naturalmente, non tutto è dato: questo è a conoscenza anche delle macchine. Le macchine prive di dubbi ma zeppe di mobili virgole che le biblioteche hanno ceduto in conto capitale, a titolo perso: in formazioni come per migrare contenuti a più continenti. Dando le spalle al cielo, il pianeta oceano accetta isole sintetiche e le solleva. Da terra, dove passano gli eserciti in calore degli imperatori correnti. Noto come le truppe in assetto di foglie non fanno gli stessi passi delle marce: cadono verdi, mimetizzati a morte. Li coglie la strada priva di segnaletica orizzontale che indichi la direzione del fronte e la corsia della pace. Se per questa necessita l’intelligenza meglio mantenersi al naturale.
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