Dalla sua posizione il computer
risponde congiuntamente all’uso
delle dita e alle corbellerie della
mente. Come questa che segue:
l’umanità, quando viene colpita
dalla sua stessa ferocia, si strappa
la pelle ma non scopre gli occhi.
Naturalmente, non tutto è dato:
questo è a conoscenza anche
delle macchine. Le macchine prive
di dubbi ma zeppe di mobili virgole
che le biblioteche hanno ceduto
in conto capitale, a titolo perso:
in formazioni come per migrare
contenuti a più continenti. Dando
le spalle al cielo, il pianeta oceano
accetta isole sintetiche e le solleva.
Da terra, dove passano gli eserciti
in calore degli imperatori correnti.
Noto come le truppe in assetto di foglie
non fanno gli stessi passi delle marce:
cadono verdi, mimetizzati a morte.
Li coglie la strada priva di segnaletica
orizzontale che indichi la direzione
del fronte e la corsia della pace.
Se per questa necessita l’intelligenza
meglio mantenersi al naturale.
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