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al testo di Alessandro Vetuli
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Il tuo pastrano È una reminiscenza di vento Un tremore che vibra Muovendo le ombre sull’acqua Vivi allo stesso tempo tre esistenze parallele: Il frate , il poeta e il viandante. E rimani lì , a baciare seni di pietra In un erotismo innocuo Un piacere raggiunto attraverso l’ascolto La pioggia ti lima le spigolature del viso E leviga l’attesa del cuore stanco , Il pane raffermo delle ossa che torna friabile E tralci di sillabe sonore come campane Mature per essere colte. |
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