Il tuo pastrano
È una reminiscenza di vento
Un tremore che vibra
Muovendo le ombre sull’acqua
Vivi allo stesso tempo tre esistenze parallele:
Il frate , il poeta e il viandante.
E rimani lì , a baciare seni di pietra
In un erotismo innocuo
Un piacere raggiunto attraverso l’ascolto
La pioggia ti lima le spigolature del viso
E leviga l’attesa del cuore stanco ,
Il pane raffermo delle ossa che torna friabile
E tralci di sillabe sonore come campane
Mature per essere colte.
Da Come la pietra e il vento Fermenti , 2011
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